Continuano i colloqui tra Russia e Ucraina per cercare di trovare una soluzione. Secondo il capo negoziatore russo Vladimir Medinsky, sono stati fatti enormi passi avanti nella diplomazia, con Kiev che sarebbe disponibile ad assumere uno status di “neutralità smilitarizzata, stile Austria o Svezia, con un proprio esercito”.
Dello stesso avviso il Cremlino, che spiega come un “compromesso sull’Ucraina neutrale secondo il modello svedese o austriaco è possibile”. Tuttavia, il capo negoziatore ucraino Mykhailo Podoliak, “l’Ucraina è in uno stato di guerra diretta con la Russia. Pertanto, il modello può essere solo ucraino”. Poi, sottolinea che l’Ucraina vuole “garanzie di sicurezza assoluta contro la Russia, con un accordo i cui firmatari, si devono impegnare ad intervenire a fianco di Kiev in caso di aggressione”.
In tal caso però, fa strano pensare che il capo negoziatore russo Medinsky, aveva affermato che Kiev sarebbe stata disponibile a questa soluzione, dato che “ha già lo status di neutralità nella sua Costituzione e che è stato proprio sulla base di questo principio che si ritirò dall’Unione Sovietica nel 1991”. Poi, aggiunge: “Chiaramente, la questione chiave per noi è lo status della Crimea e del Donbass, così come una serie di questioni umanitarie, i diritti della popolazione russofona, lo status della lingua russa”. Infine, per il Ministro degli Esteri Lavrov, “i negoziati con l’Ucraina non sono facili, ma c’è la possibilità di un compromesso”.
