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Guerra Ucraina e gas che scarseggia: il sindaco ordina di spegnere prima i riscaldamenti

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Limitare l’uso dei riscaldamenti per risparmiare sull’utilizzo di una materia prima come il gas. È il contenuto della nuova ordinanza sindacale di Clemente Mastella, sindaco di Benevento, che ha deciso di usufruire della possibilità prevista dalla legge di “ampliare o ridurre, a fronte di comprovate esigenze, i periodi annuali di esercizio e la durata giornaliera di attivazione degli impianti termici, nonché stabilire riduzioni di temperatura ambiente massima consentita sia nei centri abitati sia nei singoli immobili”.

Clemente Mastella afferma “considerato che

a) il conflitto in Ucraina in atto ha ulteriormente accentuato la crisi energetica, determinando una riduzione degli approvvigionamenti e, conseguentemente, un aumento delle tariffe di energia elettrica e gas che sta creando grandi difficoltà ai Comuni e ai bilanci delle famiglie e delle imprese;
b) gli sviluppi del mercato energetico, condizionati dal suddetto conflitto, impongono ai Comuni: di programmare interventi di efficientamento energetico degli impianti e degli immobili comunali, da realizzarsi nel lungo termine; di attivare urgenti misure finalizzate alla immediata riduzione dei consumi energetici, mediante un uso più razionale dell’energia;”

Ritiene che “appare necessario procedere alla riduzione della temperatura massima prevista dalla legge, anche in considerazione dell’avvicinarsi della stagione primaverile”.

Così, ammessa per tutti i casi la tolleranza di +2 gradi, per le scuole la temperatura massima consentita è di 19 gradi; 18 gradi per le abitazioni e altri edifici assimilabili; 17 gradi nelle industrie e simili. Ospedali e simili sono esenti da modifiche. Cambia anche il tempo di accensione consentita, che da dieci ore passa a 8 per le scuole e simili; 7 ore per abitazioni e simili e industrie e simili. Esenti ancora ospedali e simili. Si dispone inoltre lo spegnimento per due ore dell’illuminazione dei monumenti.

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