Il governatore Vincenzo De Luca torna a parlare delle guerra e dello scontro tra Russia e Ucraina. A rischio è l’intero equilibrio dell’Europa e il presidente spera che la via diplomatica abbia il sopravvento sull’uso delle armi. Il premier Mario Draghi si è detto pronto a inviare aiuti e armi.
“Abbiamo tutti la testa alla guerra. Dobbiamo augurarci che non ci sia un bagno di sangue, ma si stanno creando tutte le premesse affinché ci sia. La priorità è salvare migliaia di vite umane, poi si vedranno i problemi di equilibrio fra gli Stati. La priorità sono i bambini sotto le bombe, le donne che scappano. Dobbiamo attivare un canale diplomatico per avere la sospensione delle operazioni militari. C’è stato anche un ritardo dell’Occidente, occorreva intelligenza per agire prima che il conflitto esploda. Dobbiamo garantire una via di fuga alla Russia ormai chiusa in un vicolo cieco. Se non sarà cosi la guerra diventerà ancora più aspra e non si sa dove finirà. Quando nel ’62 ci fu la crisi di Cuba, l’Unione Sovietica collocò i missili a Cuba e giustamente gli Stati Uniti fecero il blocco navale. Quando si parla di sicurezza di grandi potenze le logiche sono diverse, come si fece nel ’62 con una trattativa riservata, i russi smantellarono e tornarono indietro. Fu un accordo rimasto segreto, trapelato solo poco fa, l’America si impegnò a togliere i missili dalla Turchia e dell’Italia. Così si deve fare anche ora“.