“Il mio cliente ha rapinato il bar indossando la mascherina per tutelare la salute delle vittime“. Può sembrare una battuta ma è la linea difensiva di un avvocato che ha provato a giustificare il suo assistito davanti la Corte di Appello di Napoli. L’uomo, un 34enne incensurato, era stato infatti condannato in primo grado a sei anni e sei mesi di reclusione per un colpo messo a segno in un bar.
Rapina che era avvenuta a mano armata con un complice e indossando la mascherina per coprire metà volto. La tesi dell’avvocato però era diversa: la mascherina serviva al suo assistito soprattutto per proteggere le vittime dal covid in un periodo in cui il virus circolava molto. Insomma il rapinatore voleva solo tutelare la salute delle persone presenti nel bar. Questa linea non ha convinto i giurati che hanno comunque condannato l’uomo anche se con uno sconto di pena (due anni con pena sospesa) ma solo perché non aveva in passato commesso altri reati. Al suo complice invece è stata confermata la condanna inflitta dai colleghi di primo grado.