Era la sera del 14 febbraio 2004 quando Marco Pantani, uno dei più grandi ciclisti della storia, veniva trovato esanime sul pavimento di ‘quella’ stanza, presso il residence ‘Le Rose’ di Rimini. Sono passati 18 anni da allora, ma il dolore per quella scomparsa resterà in eterno nei cuori di tutti i suoi fan e delle persone che lo hanno voluto bene. Sono passati 18 anni eppure, l’alone di mistero che avvolge la sua morte non si è mai diradato, anzi, è diventato una coltre di fumo, oltre la quale è difficile vedere.
In tutto questo tempo, ne sono state dette tante e tante, sono anche le ipotesi vagliate dagli inquirenti, senza però trovare una risposta. Si è parlato di overdose di farmaci, di suicidio, di omicidio, come ha sempre affermato la signora Tonina Belletti, madre del campione. Tuttavia, resta il vuoto lasciato da un grande uomo e sportivo, che qualunque fine abbia fatto, merita rispetto per quello che ci ha dato e per le incredibili emozioni che ci ha regalato.
Oggi, in occasione dei 18 anni dalla sua scomparsa, la famiglia ha organizzato una commemorazione che avrà luogo a Cesenatico, presso la chiesa di San Giacomo, dove si raduneranno appassionati e affezionati da tutta Italia, per tornare idealmente ad abbracciare il loro idolo scomparso troppo presto.