Mancano meno di due settimane alla consegna del vaccino Novavax ai parsi membri dell’Unione Europea. Un portavoce della Commissione Ue, riferisce Ansa, ha affermato che “Ci attendiamo che le prime consegne del vaccino Novavax arrivino nella settimana che inizia il 21 febbraio”.
L’Ema, nel dare l’autorizzazione alla somministrazione, ha stabilito che le dosi possono essere ricevute da soggetti che abbiano almeno 18 anni. L’efficacia, dopo la seconda dose che va effettuata a distanza di 21 giorni dalla prima, è del 90,4%. Può essere somministrato a chi ha avuto in precedenza il Covid.
Novavax contiene degli aggregati di proteine molto simili alla proteina Spike del Sars-Cov-2, responsabile della malattia Covid. A questi aggregati viene aggiunta una sostanza che aumenta la risposta immunitaria in modo da produrre quegli anticorpi che sono utili nel prevenire la malattia nel caso in cui si venisse a contatto con il virus. È, come si vede, un vaccino simile a quelli tradizionali e diverso da quelli a mRNA come Pfizer e Moderna.
Il vaccino Novavax può portare diversi effetti collaterali, simili a quelli che si riscontrano con gli altri vaccini ed in ogni caso quasi mai preoccupanti o che non possano risolversi nel giro di qualche giorno. Oltre a reazioni come dolore, arrossamento e gonfiore nel punto dell’iniezione, si possono manifestare più frequentemente affaticamento, dolori muscolari e alle articolazioni, mal di testa, nausea, vomito, febbre. Sintomi invece molto rari sono linfonodi ingrossati e aumento della pressione del sangue ed eruzione cutanea; anche questi spariscono generalmente nel giro di pochi giorni.