VILLARICCA – Il Comune di Villaricca, in provincia di Napoli, è stato sciolto a causa delle infiltrazioni camorristiche. L’Avvocatura Generale dello Stato ha chiesto l’incandidabilità per l’ex Sindaco Maria Rosaria Punzo e l’ex assessore Francesco Guarino.
L’ultima parola, in tal senso, spetterà al Tribunale di Napoli Nord, la cui decisione sarà espressa a breve. Il provvedimento di scioglimento del Comune risale allo scorso mese di agosto e fu preso per le ingerenze dei membri del clan Ferrara-Cacciapuoti. Si tratta di un clan camorristico storicamente egemone sul territorio.
“Nel territorio di Giugliano in Campania predomina il clan Mallardo che negli anni è riuscito a espandere la propria influenza anche in altre zone dell’hinterland napoletano grazie alle coalizioni con altre organizzazioni criminali e alle connivenze con il mondo politico ed imprenditoriale, finalizzate all’infiltrazione soprattutto nei settori dell’edilizia e degli appalti. Il sodalizio assieme ai clan Licciardi e Contini è al vertice dell’Alleanza di Secondigliano ma manterrebbe collaborazioni anche con i Ferrara di Villaricca e con le famiglie Nuvoletta e Polverino di Marano”, questo è quanto si legge nell’ultima relazione della Direzione Investigativa Antimafia.
“L’edilizia – segnala la Commissione all’interno della relazione sul Comune di Villaricca – insieme ad altre attività criminali legate all’usura ed al traffico di stupefacenti rappresenta il core-business del clan egemone sul territorio, verosimilmente facilitato dalla contiguità con parte dell’apparato burocratico/amministrativo dell’ente”.