ROMA – “Buongiorno care e cari, scusate lo sfogo ma sono profondamente INDIGNATA su quanto mi è accaduto in transatlantico di Montecitorio, venerdì scorso al termine della votazione del PdR. Premesso che in aula non è consentito entrare con il cappotto lo lasciai, giusto il tempo della votazione, su di uno dei divani nel transatlantico.
Ebbene il cappotto non l’ho trovato laddove lo lasciai, dopo il voto, al che iniziai a controllare nei vari divani ,ma niente. Ho sperato che qualcuno lo avesse preso involontariamente e che a breve giro lo avrebbe fatto rinvenire al guardaroba. Sono trascorsi giorni ma mi è stato confermato stamane che nessuno ha fatto pervenire il mio cappotto.
Provo profonda tristezza poiché pur comprendendo che era un cappotto di buona manifattura e un apprezzato brand LSpagnoli, quel qualcuno lo abbia RUBATO davvero impensabile in un ambiente frequentato da Senatori, Deputati, Commessi, giornalisti .Comunque quest’oggi ritorno a Montecitorio con altro cappotto che rigorosamente consegnero’ al guardaroba e presenzierò all’insediamento del PdR Sergio Mattarella.”
Questo il messaggio di Cinzia Leone, senatrice del Movimento 5 Stelle, nonchè vicepresidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul femmminicidio, che ha denunciato, tramite le sue pagine sociale, un presunto furto subito in aula a Montecitorio. Secondo la senatrice il furto sarebbe avvenuto nell’aula del Transatlantico, durante le votazioni per l’elezione del Capo dello Stato. Un fatto “impensabile”, si sfoga l’esponente dei 5 Stelle, “in un ambiente frequentato da Senatori, Deputati, Commessi, giornalisti.
Leone, non senza qualche orrore di grammatica italiana, ha dato sfogo alla sua rabbia ed indignazione nella speranza di poter recuperare il suo beneamato cappotto.