La variante B.1.1.529, meglio conosciuta come Omicron 2, ha fatto il suo ingresso anche in Italia, con un primo caso riscontrato anche in Campania, e stando a quanto confermato dagli esperti sembra essere in grado di impedire la protezione offerta dai vaccini oltre a presentarsi con sintomi diversi.
La sottovariante Omicron 2 si manifesta con malesseri molto simili a quelli del suo ceppo originario (Omicron 1). Sono 8 i principali sintomi rilevati da alcuni ricercatori sudafricani: mal di testa, mal di schiena nella zona lombare, naso che cola, mal di gola, sudorazione notturna, starnuti, dolori muscolari. Resta tra i principali sintomi un senso di stanchezza generale.
Un recente studio danese, condotto da diversi scienziati dell’Università di Copenaghen, ha confermato che Omicron 2 risulta essere maggiormente trasmissibile e capace di escludere le difese immunitarie generate dal vaccino.
La nuova variante riesce a contagiare più facilmente sia i non vaccinati che gli immunizzati con doppia o tripla dose. Tuttavia, è stato rilevata una maggior trasmissibilità all’interno dei nuclei familiari in presenza di un soggetto positivo e non coperto da vaccino ma non in quelli in cui i contagiati risultavano coperti da due o tre dosi. Il vaccino, dunque, riuscirebbe a bloccare più facilmente la catena del contagio.