Negli ultimi mesi si è molto discusso sul reddito di cittadinanza, tra persone a favore di questo sussidio e chi invece voleva abolirlo. Molti percettori però stanno lavorando a servizio del Comune in cui abitano. Un bell’esempio di ritorno in società che piace ai cittadini e dà dignità a chi percepisce il reddito di cittadinanza.
Dopo l’esempio positivo del Comune di Bacoli, anche quello di Caivano ha fatto partire dei progetti in favore di 84 persone con reddito di cittadinanza. Come scrive la pagina dell’amministrazione comunale sui social questa è un’occasione di inclusione:
“Si tratta di una grande opportunità per il miglioramento dei servizi e per i diretti interessati, che lavoreranno otto ore settimanali, per un totale di dodici mesi e fino a che, in questo periodo, percepiranno il reddito. Attraverso i Puc avviamo un’attività di restituzione sociale per coloro che ricevono il reddito di cittadinanza e, allo stesso tempo, è un’occasione di inclusione per i diretti interessati che contribuiranno al bene della nostra Comunità. Un sentito ringraziamento agli uffici del settore Politiche sociali che si sono dedicati al progetto perché dietro a questo servizio di cui beneficerà l’intera collettività c’è stato un lungo lavoro. In foto, il primo gruppo di percettori reddito di cittadinanza che da subito inizia a collaborare con il Comune. Questo primo progetto si chiama InComune.
A fine mese seguiranno altri tre progetti: manutenzione verde, manutenzione immobili e scuole sicure. In totale saranno 84 le persone impegnate. Buon lavoro a tutti voi“.