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Covid, Presidente Ordine dei Medici di Napoli: “ospedali in ginocchio, situazione mai tanto grave. Ora richiamo di perdere il controllo”

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CAMPANIA – L’allarme è stato lanciato dal Presidente dell’Ordine dei Medici di Napoli il dott. Bruno-Zuccarelli. “Il dilagare della variante Omicron ha messo in ginocchio ospedali, ambulatori studi medici e rete dell’emergenza”

“La situazione è critica, molto peggiore di quanto possa apparire, abbiamo bisogno di aiuto e ne abbiamo bisogno ora. Roma decida per una misura drastica. Né all’indomani del primo lockdown, né nel corso della seconda e terza ondata la nostra situazione è stata tanto grave, e ora rischiamo di perderne il controllo. Il dilagare della variante Omicron ha messo in ginocchio ospedali, ambulatori studi medici e rete dell’emergenza, e ciò che emerge oggi è solo la punta dell’iceberg. Entro una settimana o due al massimo, se non si interviene adesso, rischiamo di vedere a Napoli ciò che purtroppo abbiamo visto in Lombardia due anni fa”. A parlare è il presidente dell’Ordine dei Medici del capoluogo campano, Bruno Zuccarelli, al termine di un approfondito, e per molti aspetti drammatico, confronto con i colleghi in servizio nelle principali strutture ospedaliere di Napoli e provincia.

L’enorme capacità infettiva del virus sta facendo ricadere sulle strutture sanitarie regionali un elevato numero di accessi. Zuccarelli ha anche affrontato il tema delle aggressioni nei pronto soccorso. “A causa del prolungarsi dei tempi d’attesa e dell’impossibilità di prendere in carico le situazioni meno gravi, la tensione è alle stelle. I colleghi che lavorano in emergenza hanno paura. Gli insulti e le aggressioni sono all’ordine del giorno e spesso le guardie giurate non sono in condizione di impedire che dalle parole si passi alle vie di fatto”.

Una situazione potenzialmente esplosiva che necessita un intervento drastico delle misure adottate dal Governo: “Ciò che si decide oggi – conclude Zuccarelli – avrà effetto a distanza di 10 o 15 giorni. Se vogliamo evitare il peggio è bene che si intervenga subito. Vi prego, non metteteci in condizione di dover applicare il codice nero”.

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