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Cinema in Campania: 4,5 milioni per 87 opere audiovisive

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CAMPANIA – Sono state pubblicate sul BURC del 20 dicembre le graduatorie delle opere audiovisive ammesse a contributo nell’ambito del Piano operativo annuale di promozione dell’attività cinematografica e audiovisiva per l’anno 2021. Sono stati assegnati 4 milioni e 500 mila euro agli 87 progetti in totale presentati tra film, documentari e cortometraggi, divisi in tre diverse categorie: Sviluppo, Produzione, Distribuzione.

Per il 2021 sono state assegnate maggiori risorse alla filiera in coerenza con la scelta dell’amministrazione regionale di destinare ulteriori fondi alle imprese, in un contesto di emergenza epidemiologica che continua a far sentire i propri effetti. Dalle opere ammesse a contribuito è emersa una percentuale molto alta di società campane a dimostrazione della vivacità del comparto audiovisivo regionale.In dettaglio: 1 milione e 380 mila euro sono stati assegnati a 30 progetti per lo Sviluppo, divisi tra opere singole e «slate».

Per le Produzioni, dalla commissione di valutazione sono stati selezionati 20 film, 17 documentari e 10 cortometraggi ai quali va un budget complessivo di 2 milioni e 885 mila euro. Infine, 235 mila euro sono destinati a 10 progetti della categoria Distribuzione.Analizzando in dettaglio l’assegnazione dei contributi, tra le opere singole della categoria Sviluppo vanno ricordati un documentario dal respiro internazionale come i «Diari della liberazione» di Matteo Parisini e Chiara Arcone prodotto da Ladoc; l’opera prima «Amati (non fermarti)» di due giovanissime autrici, Giovanna De Luca e Erica De Lisio prodotta da Tv Co.; poi, un’altra opera prima, la black comedy «Pompe funebri» di Luca Federico prodotta da Terranera; e l’interessante progetto di Luca Ciriello (per Lunia Film) con una prospettiva di integrazione sociale dal titolo «L’incantatore di serpenti».

Per la categoria Produzione, che si caratterizza per la varietà delle tematiche affrontate e degli stili, tra commedia brillante, noir, impegno civile e fragilità sociale, attualità, animazione, ricerca storica e culturale, tra i Film non mancano le opere che sono state ormai completate e distribuite con successo come «Sabato, Domenica e Lunedì» di Edoardo De Angelis (per Picomedia), uscito nei giorni scorsi in sala e su RaiUno; o sono in dirittura d’arrivo, in un ambito di progetti firmati da grandi e noti registi che si alternano a talenti molto giovani.Tra i Film spiccano anche «Shakespea Re di Napoli» di Ruggiero Cappuccio prodotto da Teatro segreto, progetto che fa leva su un fortunato percorso artistico, tra letteratura e teatro; «Nostalgia» di Mario Martone che traspone l’omonimo romanzo di Ermanno Rea (per Mad Entertainment); la commedia di Giampaolo Morelli «Falla girare» prodotta da Italian international film; quindi «Horror comedy» che passa dal teatro al Cinema con i «Ditelo voi» (Bronx film).

Senza dimenticare il ritorno di grandi autori, quali Antonio Capuano con «Luigi» prodotto da Eskimo, e Krzysztof Zanussi con «L’odore» (per Loups Garoux produzioni). E ancora, l’accattivante progetto di Sydney Sibilia «Mixed by Erry» (Groenlandia); «Voglio guardare» di Stefano Incerti (Tv Co.); «Averno hotel» di Maurizio Braucci (prodotto da Cinemafiction); «Rosanero» di Andrea Porporati (11 marzo film).Infine, tra gli altri progetti che mettono in vetrina i più giovani, c’è «V.A.S.» di Giovanni Maria Fiorillo (Meleagris).Tra i Documentari emerge il lavoro dalle caratteristiche sperimentali di Annalaura Di Luggo dal titolo «Pucunari» prodotto da Annydi, che guida una pattuglia di progetti tra i quali possono essere ricordati «Sul cammino di Lucia» della Fondazione Teatro San Carlo (regia dei giovani Mario Pistolese e Michele Mangini Sorrentino) dedicato alla storia di un classico qual è la «Lucia di Lammermoor» di Gaetano Donizetti; accanto alla trasposizione per il cinema dell’opera teatrale «Ho visto Maradona» del noto scrittore e intellettuale francese Daniel Pennac con la regia di Clara Bauer e Joaquin Solano (per Samarcanda film). T

ra i progetti ispirati alle dimensioni identitarie della cultura campana, c’è «Dio non è solo: il presepe napoletano», prodotto da Tile e firmato da Nicola Barile con Sara Saetta; quindi «Totò piccolo principe» di Simone Isola, prodotto da Barts. «Il magnifico dilettante» di Mario Sesti, poi, è un omaggio autoriale rivolto all’indimenticabile attore Enzo Cannavale che i figli (titolari di Run film) hanno deciso di produrre nel decennale della scomparsa. Sul fronte dell’impegno sociale, nella dimensione cruciale delle periferie, si inserisce infine il progetto di Peppe Lanzetta e Riccardo Marchese dal titolo «Oltre il vuoto», prodotto da Surraund film company.Inoltre, la giunta regionale ha già deliberato lo stanziamento di 5 milioni di euro per l’attuazione del Piano operativo annuale di promozione dell’attività cinematografica e audiovisiva per l’anno 2022, confermando l’individuazione, quale soggetto attuatore, della Fondazione Film Commission Regione Campania, in coerenza con il dettato della legge regionale “Cinema Campania” del 2016.

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