CAIVANO – Se non si trattasse dell’Amministrazione Falco qualcuno farebbe anche fatica a crederci, ma siccome il Sindaco col pollice verde durante la sua consiliatura ha ampiamente dimostrato di essere un vero e proprio dilettante allo sbaraglio, allora non ci si meraviglia pià di niente. Nemmeno del fatto che è in procinto un minirimpasto di giunta a soli undici giorni di distanza dal primo rimpasto. Segno tangibile di una fascia tricolore debolissima e scollata radicalmente dai gruppi che sostengono la maggioranza.
Enzo Falco non è in grado di tenere testa, ovvero, di mantenere la parola data ai suoi assessori e ai cittadini. Lo sapeva fin troppo bene che nominando l’ultima giunta mortificava oltremodo sia il PD che Noi Campani, eppure non ha esitato a divulgare le nomine, salvo poi ripensarci alle prime lamentele dei gruppi vessati. Ma questo non è governare, questo è improvvisare e intanto fino a quando consiglieri, sindaco e assessori litigano, la città langue e ai cittadini vengono negate perfino due luci di Natale.
Da indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo il Sindaco Enzo Falco tiene agli equilibri ma soprattutto tiene a calmierare più quelli del PD che Noi Campani che oramai sono diventati la stampella perenne, il marito tradito e contento, la cenerentola senza principe, il gruppo politico più debole e inconsistente della storia politica caivanese a cui il Sindaco Enzo Falco si permette anche il lusso di “sfottere” visto che consapevole della richiesta di due assessori da parte dei mastelliani gli risponde con “forse uno”, come a dire: se rifiutate restate senza, tanto comunque mi appoggiate in aula. Un ragionamento che non fa una piega e che ha potuto permettere solo il comportamento pavido di Mimmo Falco & C.
Da quello che trapela invece è che con molte probabilità rientrerà al suo posto Pierina Ariemma sostituendo di fatto Carmela Ombrato e la casella rimasta vuota verrebbe colmata da Arcangelo Della Rocca, così si fa contento il PD e si cerca di mantenere gli equilibri, grazie e soprattutto all’inettitudine dei mastelliani.
Nulla all’orizzonte, nulla cosmico in quindici mesi di amministrazione e ad oggi si può benissimo asserire che la colpa è soprattutto di chi continua ad avallare questo modo fallimentare di fare politica mantenendo ancora ai loro posti gente inetta e sprovveduta. Caivano ha bisogno d’altro. Caivano merita di più.