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Covid, anestesisti: “Rischio intasamento ospedali entro un mese”

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NAPOLI – Inizia oggi la somministrazione delle terze dosi di vaccino anti-Covid alla cittadinanza ultra 40enne. In occasione di tale evento, ha parlato il sottosegretario alla Salute Andrea Costa il quale, intervenendo su Tg2 in merito ha detto:” Si parla e si ipotizza, e credo sarà la scelta definitiva, di prevedere l’obbligo di terza dose per tutti i cittadini per cui è previsto attualmente l’obbligo vaccinale. Credo questo sia conseguenza logica e di buon senso”.

Antonino Giarratano, presidente della Società Italiana Anestesia Analgesia Rianimazione e Terapia Intensiva (Siaarti) ha aggiunto “Chiediamo al governo di mettere in atto subito manovre per una maggiore attenzione, senza attendere il colore ‘giallo’ che significa già 15% di ricoveri in più e nuovi morti”.

Siamo in piena quarta ondata pandemica. C’è grande preoccupazione: le terapie intensive rischiano l’intasamento entro un mese. Il raggiungimento dei 10mila nuovi casi di persone contagiate dal Covid.19, con un +95% di ricoveri ed un +8% di presenze in terapie intensive sono segnali sempre più gravi e importanti che indicano ormai che siamo all’interno della quarta ondata della pandemia da SARS-CoV2. Con queste cifre – afferma Giarratano – e con questa tendenza preoccupante, che cade nel periodo autunnale e invernale in cui le aree critiche sono già sotto pressione, nel giro di un mese il sistema ospedaliero delle terapie intensive rischia pericolosamente l’intasamento”.

I numeri dei casi di Covid-19 in Italia “stanno aumentando in maniera importante, da 2500 casi settimanali siamo passati a oltre 10mila. Però è importante notare che a fronte di questo aumento non abbiamo avuto un enorme impatto sugli ospedali. Questa è la dimostrazione che la protezione offerta dai vaccini soprattutto sulla malattia grave sta funzionando in maniera egregia”. Lo afferma Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, a Radio Cusano Campus.

“Sappiamo che dopo 6 mesi la protezione inizia a diminuire, dobbiamo riuscire a convincere gli indecisi che non hanno fatto nemmeno una dose e accelerare con le terze dosi. Nelle ultime settimane sta aumentando il numero di nuovi vaccinati, questo vuol dire – conclude – che c’è ancora un margine e questo margine potrebbe essere ancora più ampio se si mettessero in campo alcune strategie”.

“Siamo in piena quarta ondata pandemica. C’è grande preoccupazione: le terapie intensive rischiano l’intasamento entro un mese”. Lo afferma Antonino Giarratano, presidente della Società Italiana di Anestesia Analgesia Rianimazione e Terapia Intensiva (Siaarti), sottolineando la necessità di accelerare molto sulle terze dosi e osservare la massima attenzione per le norme di prevenzione. Una previsione di sofferenza per le terapie intensive già evidenziata nei giorni scorso dagli anestesisti ospedalieri dell’Associazione anestesisti rianimatori ospedalieri italiani (Aaroi-Emac).

“Il raggiungimento dei 10mila nuovi casi di persone contagiate dal Covid.19, con un +95% di ricoveri ed un +8% di presenze in terapie intensive sono segnali sempre più gravi e importanti che indicano ormai che siamo all’interno della quarta ondata della pandemia da SARS-CoV2. Con queste cifre – afferma Giarratano – e con questa tendenza preoccupante, che cade nel periodo autunnale e invernale in cui le aree critiche sono già sotto pressione, nel giro di un mese il sistema ospedaliero delle terapie intensive rischia pericolosamente l’intasamento”.

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