«Sono nata per la seconda volta». Fortuna ha la voce rotta dalla commozione, sorride gioiosamente. E’ rinata a 27 anni e non riesca contenere la contentezza né la gratitudine per sua madre, Filomena, che le ha appena donato un rene.
L’atto di Filomena è stato possibile grazie alla prima donazione di rene da donatore vivente con approccio robotico in Campania. Un primato in tutto il sud Italia dove ci sono stati solamente altri due interventi simili.
Condurre una vita normale con la possibilità di fare cose spesso considerate scontate come mangiare insieme agli amici ad un ristorante, era quasi un miraggio per Fortuna, costretta a combattere con un senso di stanchezza perenne tra farmaci e rigidi stili di vita per gestire la sua patologia.
Commossa dice: «Non mi sembra vero di poter condurre una vita come quella dei miei coetanei e, soprattutto, di aver scongiurato la dialisi» racconta la 27enne che studia Ottica e optometria alla Federico II e confessa di «non aver mai avuto paura dell’intervento, grazie al supporto anche umano di tutti i sanitari che sono stati dei veri e propri angeli».