NAPOLI – L’Università di Napoli Federico II torna ufficialmente in pista. Dopo due anni, il team UniNa Corse ha presentato la UC22 UDV1 alla Formula Student di Varano de’ Meleagri.
Si tratta della prima vettura monoposto driverless nel Sud Italia Per l’occasione, Simone Giordano, team leader, ha rilasciato una intervista narrandone proprio questa nuova esperienza.
Come definiresti l’esperienza di Varano per il team di UniNa Corse?
L’esperienza della Formula Student Italy è stata straordinaria. Ha permesso al team di vivere da vicino un evento driverless. Quando nacque il progetto, ci limitavamo a guardare video sul web delle vetture a guida autonoma degli altri team; dopo due anni, giunti finalmente al circuito Riccardo Paletti di Varano de Melegari, abbiamo visto vetture correre in autonomia e a velocità sostenute, sterzando, accelerando e frenando.
Come funziona una monoposto driverless? Come funziona la UC22 DV1 di UniNa Corse?Molti credono che la vettura sia telecomandata, ma non è così. È questo che rende affascinante la vettura driverless. In particolare la nostra monoposto è nata implementando le nostre conoscenze a partire da una vettura a combustione.
Tutto ciò è stato possibile grazie ai reparti di intelligenza artificiale, embedded e controlli che, a partire dal tracciato fornito dal regolamento, costituito da coni univoci, hanno costruito una rete neurale inserita sulla vettura in grado di riconoscere le traiettorie e minimizzarle ai suoi limiti dinamici.
In altre parole, dopo aver dato un segnale di avvio alla vettura, essa segue il tracciato delimitato dai coni e alla visione di determinati coni arancioni frena in quanto riconosce il termine del circuito.
Su quali eventi ha puntato il team?
Il team ha puntato molto sia sugli eventi dinamici che sugli eventi statici e per la prima volta è riuscito ad arrivare sul podio in due dei tre eventi statici, l’Engineering Design, atto alla valutazione del design dell’auto e del trade off tra performance e costo del veicolo, e Business Plan Presentation, consistente nella presentazione di un esaustivo business case valutato da esperti provenienti dal mondo dell’automotive.
Cosa ha rappresentato la tappa Italiana per il team di UniNa Corse?
L’evento di Varano de’ Melegari è stato fondamentale per il team. È stato occasione di confronto, di crescita. Ci ha stimolato a fare di più, a dare di più a questa squadra che non può far altro che crescere e migliorare di anno in anno, soprattutto dopo i risultati dell’evento in Olanda, ad Assen.