NAPOLI – Il Napoli stava per finire nuovamente nella ragnatela di Juric. Col Verona mesi fa, ma non col Torino stasera. Ma ci sono voluti più di 80 minuti per sbloccarla.
Sembrava una serata no al ‘Maradona’: un rigore sbagliato (Insigne), un gol annullato dal Var (Di Lorenzo), un palo (Lozano). Neanche i tentativi di Osimhen, che ha ingaggiato un duello potente con Bremer: il brasiliano gli ha tenuto testa.
Ma i 20 minuti finali di Mertens hanno cambiato il match grazie alle sue fughe ed ingressi rapidi in area. Osimhen ringrazia con una capocciata in elevazione che taglia la ragnatela di Juric e porta gli azzurri nuovamente solitari in vetta. I granata hanno sciupato occasioni, Ospina e Savic sotto le curve hanno regalato una gran prova tra i pali.
Capitolo Insigne. Chissà se il contratto non rinnovato ancora per blindare Lorenzo al Napoli -for ever- stia pesando sulle prestazioni del capitano. Insigne in questa stagione ha sbagliato tre rigori su cinque. In carriera ne ha falliti sei su trentasei.
Cominciano a pesare quest’anno e forse un cambio dal disco con Osimhen o con Zielo, potrebbe far bene alla causa. Insomma, la questione rinnovo va risolta: perché Insigne è sicuramente un bene prezioso per il Napoli.
Spalletti fa 8 su 8, inizio perfetto ed ora prossima sfida stellare con la ‘sua’ Roma. Un duello contro Mou, già cominciato settimane fa con un siparietto di fine gara a distanza tra i più belli degli ultimi anni.