ROMA – La ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, risponde oggi, nel corso del question time delle 15 in aula alla Camera dei deputati, a una domanda sulla gestione dell’ordine pubblico in occasione della manifestazione svoltasi a Roma il 9 ottobre scorso e in ordine allo scioglimento di associazioni sovversive.
“Il leader di Forza Nuova di Roma, Giuliano Castellino, – spiega il ministro – si è messo in evidenza per il deciso protagonismo soprattutto nell’intervento a piazza del Popolo quando ha espresso la volontà di indirizzare il corteo verso la sede della Cgil. La scelta di procedere coattivamente nei suoi confronti non è stata ritenuta percorribile dai responsabili dei servizi di sicurezza, perchè in quel contesto c’era l’evidente rischio di una reazione violenta dei suoi sodali con degenerazione dell’ordine pubblico“.
Per quanto concerne lo scioglimento del partito Forza Nuova si esprime in questi termini: “è all’attenzione del governo la cui azione collegiale potrà indirizzarsi la magistratura e di quali saranno le indicazioni del Parlamento che dovrà votare la mozione presentata dal Pd. E’ un tema di eccezionale rilevanza giuridica e politica e di estrema complessità e delicatezza“.
Non si fa attendere la risposta di Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, durante ilo question time alla Camera con il ministro dell’interno. “Lamorgese dice che sapeva e non ha fatto nulla. Se fino a ieri pensavamo la sua fosse sostanziale incapacità oggi la tesi è più grave: quello che è accaduto è stato volutamente permesso e questo ci riporta agli anni già bui. E’ stato calcolo, siamo tornati alla strategia della tensione“.
“La risposta di Meloni – prosegue – non è semplicemente insufficiente ma offensiva delle forze dell’ordine: 7 agenti lasciati a prendere le bastonate davanti alle Cgil sono un fatto indecente ed offensivo di quella gente e di questo Parlamento non fatto di imbecilli“.