I carabinieri del Nucleo Investigativo di Catanzaro, hanno inferto l’ennesimo duro colpo alla ‘Ndrangheta calabrese, visto che hanno tratto in arresto Cosimo Damiano Gallace, considerato il reggente dell’omonima ‘Ndrina. In particolare, l’uomo, si nascondeva in un bunker ricavato in un appartamento annesso ad una cava di inerti di una locale ditta di produzione di calcestruzzo, a Isca sullo Ionio, in provincia di Catanzaro. Gallace, 61 anni, era ricercato da un anno, a seguito di una condanna a 14 anni di carcere per associazione di tipo mafioso.
Secondo una prima ricostruzione, i carabinieri, sono intervenuti solo quando hanno avuto la certezza che il latitante, si trovasse proprio in quell’appartamento. Infatti, in quella casa, vivevano la compagna 34enne e la figlia di 4 anni, anche se la donna, aveva negato fino all’ultimo la presenza dell’uomo, ma dopo una lunga perquisizione, è stato individuato e catturato. Nel corso della perquisizione, gli agenti, hanno sequestrato anche una valigia contenente circa 35 mila euro in contanti, un tablet, varie Sim non ancora attive e l’hard disk dell’impianto di videosorveglianza.
Pertanto, il Tenente Colonnello Roberto Di Costanzo, Comandante del Reparto Operativo dei carabinieri di Catanzaro, ha così dichiarato: “Il latitante, si nascondeva in un’intercapedine ricavata su una falsa parete la cui porta, si apriva azionando un pomello girevole presente su un attaccapanni vicino alla specchiera. La Cosca Gallace, è molto importante e influente nel panorama della ‘ndrangheta ed è operante anche in Lazio ad Anzio e Nettuno e in altre città del Centro-Nord Italia; la cattura del reggente, è fondamentale per ridurre la sua forza sul territorio”.