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Cop26. Giovani in protesta: “leader globali lenti e poco incisivi su conversione energetica e clima”

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MILANO – Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, oggi sarà a Milano per intervenire alla sessione conclusiva dello ‘Youth4Climate: Driving Ambition’, che avrà inizio alle ore 10.30 al MICO Milano Congressi. Draghi ha incontrato nella sede della prefettura di Milano Greta Thunberg, Vanessa Nakate e Martina Comparelli.


“Milano blocca chi devasta il pianeta” hanno scritto su uno striscione posato sull’asfalto i ragazzi della Climate Justice Platform, che questa mattina si sono posizionati in alcune delle vie di accesso al Mico per tentare di bloccare l’arrivo alla Pre-cop.

I ragazzi dicono che uno dei loro blocchi è stato caricato dalla polizia, mentre dalla Questura spiegano che i giovani si volevano incatenare ai tubi Innocenti e sono stati spostati da dove non potevano stare.  

I leader globali, rinchiusi nei palazzi blindati della Precop che si sta per svolgendo qui a Milano, stanno discutendo in maniera troppo lenta e poco incisiva, su conversione energetica e clima” scrivono sui social i ragazzi del Lume, laboratorio universitario metropolitano, spiegando quella che chiamano ‘ostruzione a Draghi’, vale a dire i motivi dietro ai blocchi stradali attuati stamattina intorno al Mico, dove è atteso il Presidente del Consiglio.

Si tratta di risoluzioni – scrivono gli universitari – che indicano l’impresa privata come motore principale del cambiamento, una narrazione che vuol dire privatizzare i profitti e scaricare su di noi i costi.

L’ultimo smacco alla maggioranza della popolazione riguarda i pesantissimi rincari di gas e luce spacciati come una “inevitabile conseguenza della costosa transizione energetica”. Noi non ci stiamo, è inaccettabile – concludono – che chi lavora paghi i profitti dei giganti dell’energia

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