“A un tratto l’ho preso in braccio e sono uscito fuori dal balcone. Giunto all’esterno con il bambino tra le braccia, mi sono sporto a ho lasciato cadere il piccolo”. Queste sono le parole di Mariano Cannio il 38enne per il quale oggi i giudici hanno confermato il fermo per l’omicidio del piccolo Samuele, il bimbo di 4 anni morto dopo la caduta dal balcone di casa a via Foria.
“Ho immediatamente udito delle urla – ha aggiunto Cannio – e mi sono spaventato consapevole di essere la causa di quello che stava accadendo”. A mettere i brividi è però un’ulteriore dichiarazione: “Sono andato a mangiare una pizza nella Sanità”.
Ora per il 38enne i legali potrebbero chiedere verifiche psichiatriche, per stabilire cioè se fosse capace di intendere e volere al momento dell’incidente e se sia una persona socialmente pericolosa.