Procede a gonfie vele la raccolta firme per quanto riguarda la legalizzazione della cannabis in Italia. Infatti, gli ultimi dati, ci mostrano che siamo quasi giunti alla soglia delle 500 mila adesioni, l’obiettivo fissato per il quorum. A tal proposito, Marco Perduca, facente parte del Comitato promotore del Referendum Cannabis, si è così espresso:
“Oggi, siamo a 491.933 firme, siamo a un soffio dal raggiungimento delle 500 mila firme, una soglia psicologica e politica molto importante. Ma non c’è ancora la certezza di aver concluso la raccolta firme. La raccolta firme continua. Si può firmare, oltre che ai gazebo, sul sito referendumcannabis.it. Abbiamo iniziato sabato 11 settembre: il primo giorno, abbiamo raccolto 76.296 firme“.
Anche Emma Bonino, ha voluto dire la sua, nel corso della conferenza stampa sul Referendum Cannabis Legale. Ecco le sue dichiarazioni: “C’è poi l’imbarazzo dei grandi partiti progressisti, che ancora non ho capito dove si collocano. Per adesso c’è un silenzio scomodo, imbarazzato, me lo aspettavo. Da 30 anni per loro non è la priorità, non è il momento giusto o non è il modo giusto. In generale, i partiti, prima hanno cercato di insabbiare e ci sono riusciti e, adesso, mostrano insofferenza o diffondono fake news, come quella che se si comincia con la cannabis e si arriva all’eroina. Commenti che non hanno senso, ma che sentiremo ripetere ancora”.
Rincara la dose il deputato di Più Europa Riccardo Magi, che ha così commentato: “Il risultato, deve essere messo in sicurezza, superando abbondantemente le 500 mila firme. Negli ultimi 10 anni sulla legalizzazione della cannabis, come sull’eutanasia o sulla separazione delle carriere dei magistrati, sono state depositate in Parlamento leggi di iniziativa popolare rimaste nei cassetti per volontà dei principali partiti. Questo, è lo squilibrio a cui si deve porre rimedio, sennò l’intervento è solo a tutela dell’immobilismo”.