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ARZANO. Flop alla manifestazione elettorale della candidata al PD.

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Domenica scorsa, in villa comunale è stato presentato il cartello elettorale che sostiene la candidata a sindaco del PD.

La manifestazione è stata un flop! Erano di più quelli che parlavano che quelli che ascoltavano.

C’erano pochissimi cittadini, qualche familiare e una pletora di soggetti politici che hanno raccontato la solita favoletta ad una Città che ha perso l’orientamento democratico, proprio a causa delle scelte autoreferenziali di quegli stessi politici che erano sul palco.

Antonio Marciano, ad esempio, diplomatosi nel 1990, dall’associazionismo studentesco entra nella sinistra giovanile e immediatamente si trova collaboratore del gruppo parlamentare dell’Ulivo alla Camera dei Deputati, per poi diventare dirigente all’assessorato al bilancio del comune di Napoli, assistente del Commissario per l’emergenza rifiuti e assistente particolare dei governatori regionali. Nel 2010 ottiene un posto in lista e viene eletto consigliere regionale, ma all’ultima tornata di settembre 2020 è stato trombato dagli elettori.

Antonio Marciano, con un curriculum che non riporta nessuna esperienza lavorativa al di fuori degli incarichi politici lautamente retribuiti, viene ad Arzano ad attaccare fuori tempo massimo e fuori luogo De Magistris, a dare lezioni sui trasporti ( e gli elettori si chiedono ma finora dov’era?) e sulla legalità a nome del Partito Democratico che ha candidato Valerio Silvestro e Pino Maisto, consiglieri di maggioranza nei Consigli comunali sciolti per camorra e, il secondo, direttamente citato nelle tre relazioni di scioglimento.

Come se non bastasse, Dina Speranza, il diretto riferimento di Marciano ad Arzano, ha voluto candidare Luigi Rocco, che era già sceso in campo prima con la destra di Fuschino (sciolto per camorra) e poi nella lista dei Moderati, nonchè Fabrizio Piscopo che su Facebook dichiara di lavorare come “mantenuto di papà e mamma” e si autodefinisce “RICOTTARO”, con l’immagine della pistola – sotto lo screen shot.

Che dire, se questi personaggi alzano la bandiera della legalità, il quarto scioglimento è dietro l’angolo!

Povera Arzano.

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