ROMA – “Non si invochi la libertà per sottrarsi alla vaccinazione perché quell’invocazione” corrisponde a “mettere al rischio la salute altrui“. È il monito del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Il tema della salute come bene pubblico, dice durante l’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università di Pavia, “richiama alla responsabilità sociale e in questo periodo al dovere, morale e civico della vaccinazione. È lo strumento che in grande velocità la comunità scientifica ci ha consegnato per sconfiggere il virus e sta consentendo di superarne le conseguenze non solo di salute ma anche economiche e sociali“.
Il capo dello Stato ribadisce l’importanza dei vaccini come “dovere civico e morale”. Condanna le aggressioni avvenute in piazza: “Non posso non dire una parola sulla violenza e le minacce che affiorano in questo periodo, contro medici, scienziati e giornalisti e persone delle istituzioni, fenomeni allarmanti e gravi che vanno contrastati con fermezza, anche sanzionando con doveroso rigore per tutelare coloro che hanno adottato comportamenti responsabili. Questa responsabilità, che merita un apprezzamento costante, ha consentito la ripresa degli atenei in presenza; le scuole riaprono e contiamo che riaprano in regolare condizione, l’economia è ripartita“.
Precisa poi Mattarella: “L’economia è ripartita, il governo ha fatto presente che i dati della ripresa economica sono di straordinario carattere positivo. Questo è possibile perché contrastiamo la pandemia con comportamenti responsabili, con la vaccinazione, con la prudenza che non contrasta con la normalità della vita“.
Dalla Festa della Lega Emilia, a Bologna, interviene il leader della Lega, Matteo Salvini, da sempre contrario all’obbligo vaccinale. “Io sono vaccinato. Quaranta milioni di italiani hanno già liberamente scelto questa strada. In nessun Paese europeo esiste l’obbligo. Diamo fiducia agli italiani, che stanno liberamente scegliendo. Siamo tra i Paesi più vaccinati e tutelati d’Europa, mi sembra che la gente senza obblighi stia già scegliendo di suo“.
E aggiunge: “Il Presidente della Repubblica si ascolta e non si contesta. Quindi lo ascolto e non lo commento“.