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Green Pass obbligatorio per insegnanti e personale non docente, ma 1 su 10 non si è ancora vaccinato

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ROMA – Dal primo settembre insegnanti e personale non docente devono esibire il Green Pass per entrare a scuola: secondo il decreto legge del 6 agosto scorso, il certificato è il presupposto per ricominciare la scuola in presenza.

Tuttavia, sono ancora in molti a non aver rispettato le misure richieste. Si stima, secondo l’ultimo aggiornamento del 27 agosto, che la popolazione del personale scolastico cui non siamo stato somministrato il vaccino sia del 9,55%. Dunque 1 su 10 dipendenti non è dotato di Green Pass.

La mancata dotazione del certificato verde, e dunque l’inosservanza delle regole, sarà seguita da un provvedimento piuttosto gravoso. Il dipendente sarà infatti considerato assente ingiustificato e dopo cinque giorni di assenza verrà sospeso. Ma la nota più amara è la manca retribuzione.

Il Ministero dell’istruzione ha emanato delle circolari per spiegare le novità previste. Ieri si è svolta una conferenza con i presidi che, secondo la legge, saranno tenuti al controllo della normativa sul Green Pass obbligatorio, ma potranno anche delegare ad altri membri del personale scolastico. Le modalità non sono ancora chiare.

Le misure sono state inserite anche per evitare la didattica a distanza, che aveva portato a un grave calo di rendimento, visibile nelle prove Invalsi del 2021: la quota degli studenti che non ha raggiunto il livello minimo nell’apprendimento della lingua italiana è passata da 34% del 2018 al 39% del 2021, e in matematica la quota degli studenti che non ha raggiunto il livello minimo è passata dal 40% del 2018 al 44% del 2021.

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