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Gianluca di Ascenzo, presidente del Codacons: “Lamentele su DAZN per qualità delle immagini”

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A Radio Marte nel corso della trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Gianluca Di Ascenzo, presidente del Codacons.
“Lamentele per DAZN? Ci sono arrivate soprattutto sulla qualità della trasmissione e della partita, delle immagini. Siamo tutti un po’ in attesa, DAZN dopo l’incontro con la Lega sembra aver rassicurato ma i consumatori sono un po’ preoccupati. La speranza è che non si verifichi quanto accaduto lo scorso weekend. Abbiamo visto ironia sui social, qualcuno ha detto che gli è sembrato di vedere partite degli anni ’70. Lo schermo nero e la qualità del servizio più bassa ha contribuito all’incertezza. E’ complicato quest’anno capire cosa vedere e dove andare a vederlo. DAZN aveva rassicurato AgCom e Antitrust, speriamo bene anche perché altrimenti si adotteranno provvedimenti di urgenza.
Questi grandi operatori approfittano di alcune lacune. Abbiamo chiesto di estendere all’applicazione della normativa europea anche gli operatori internazionali. Il tema è questo, il mercato europeo viene sfruttato dai grandi operatori che sono grandi potenze che però investono molto poco nei paesi europei. Se non c’è obbligo di adottare una carta di servizio, l’alternativa è affrontare una causa e non tutti i consumatori sono pronti e disposti a farlo.Sembrava più semplice spostare il consumatore e il tifoso dallo stadio alla tv ma abbiamo visto questo cos’ha portato. C’è chi ha provato a fare l’azionariato popolare, come a Roma: meglio nonparlarne. Certo è che la pirateria viene agevolata in queste situazioni di incertezza. Chi invece cerca di operare in modalità illegale chiaramente ha una vita più semplice e canale diretto.Green Pass? Tema molto delicato, sicuramente il sistema del Green Pass ha contribuito a riprendere quelli che alcuni definiscono il new normal. La gestione non è stata il massimo, penso alla confusione riguardo ai ristoranti. Sicuramente un tema così delicato come la vaccinazione e il fatto che alcuni non possano accedervi non hanno avuto adeguata chiarezza per capire come riprendere una vita normale. Noi ovviamente siamo a favore della vaccinazione, l’ideale sarebbe farlo con tempi adeguati. C’è ancora molto incertezza e questo sicuramente non aiuta”.

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