ARZANO – A nove giorni dalla presentazione delle liste si evince il totale fallimento della segreteria cittadina del PD guidata da Caterina Errichiello.
Un PD totalmente rinvigorito dal punto di vista delle iscrizioni grazie anche alle adesioni dei cosiddetti fiorellini – persone molto vicine all’ex sindaca Fiorella Esposito – non è stato in grado di fare da partito leader e mettere all’impiedi una coalizione che riconoscesse una sintesi da esso stesso indicata. Il personalismo di altri elementi fanno il resto.
Questo è il dato politico. Il resto lo hanno finalizzato gli addetti ai lavori con le dimissioni della stessa segretaria cittadina con conseguente nomina di reggente del circolo da parte del PD provinciale all’Avv. Marco Sepe già segretario del PD di Giugliano.
Fino a qui sembrerebbe tutto normale. Fallimento di un partito, incapacità ad aggregare con conseguente dimissioni della segretaria cittadina. Se non fosse che dietro tutto questo c’è ancora da registrare il solito personalismo becero di alcuni elementi legato ad una mentalità gretta ed estremista della concezione della società moderna.
Da indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo, a quanto pare, la Segreteria Provinciale del PD, prima che la Erichiello si dimettesse, è stata già raggiunta da una mozione di sfiducia al Segretario presentata dalla maggioranza degli iscritti alla sezione cittadina.
Il ruolo condiviso all’interno della sezione che doveva interpretare la segretaria era quello di mettere il partito in condizioni di poter esprimere il candidato a sindaco e nel contempo fare da collante col resto della coalizione unita del centrosinistra, formata da PD, M5S, Moderati e altre civiche.
L’idea primordiale, per evitare che qualche altro gruppo potesse accampare pretese nonostante non rappresentase un peso politico importante, era quella di individuare nella sintesi proprio il nome della Errichiello con le condizioni dettate e condivise dalla maggioranza della coalizione, ossia non candidare nessuno dei nomi comparsi nelle relazioni redatte dalla Prefettura che hanno portato allo scioglimento del Consiglio Comunale per ingerenze della criminalità organizzata.
Nonostante la vittoria al ricorso sull’incandidabilità della ex Sindaco Fiorella Esposito e altri assessori e consiglieri, i cosiddetti fiorellini erano d’accordo. Chi è saltato dalla sedia nell’ultima riunione di ieri che doveva anche sancire la nomina del candidato a Sindaco del centro sinistra è stato il leader di “Nuove Generazioni” Gennaro De Mare, anche lui nominato in più relazioni prefettizie, ponendo egli stesso nuovi veti e nuove condizioni.
Secondo De Mare la coalizione di centrosinistra unito poteva avere la sua genesi se alle prossime elezioni non concorrevano tutte le persone che direttamente o indirettamente avevano fatto parte dell’Amministrazione Esposito. In poche parole, con queste condizioni, anche chi ha portato un bicchiere d’acqua alla Sindaca nell’ultimo Consiglio Comunale utile di Arzano, può correre il rischio di subire l’inquisizione Demareiana. Assurdo.
Così, a quel punto, prende la parola la Segretaria Errichiello che in controtendenza con le idee della maggioranza degli iscritti del PD che è rappresentata proprio dai cosiddetti fiorellini, esprime una posizione personale sull’argomento dichiarandosi d’accordo con le idee censorie ed estremiste nonché totalitarie dell’ex doroteo di Arzano.
A quel punto la maggior parte degli iscritti del Circolo dem cittadino si sono visti costretti a scrivere una mozione di sfiducia della propria segretaria e spedirla direttamente al Segretario Provinciale Marco Sarracino e al Comitato dei Garanti del PD Metropolitano.
Adesso la palla passa in mano agli organi del partito sovracomunale che insieme al reggente appena nominato dovranno stabilire il percorso che il partito democratico deve intraprendere ad Arzano. Vi terremo aggiornati.