Nazionale

Scuola. Il piano per la ripartenza in sicurezza

Pubblicato

il

La scuola è pronta a ripartire con le lezioni in presenza ma anche in questo caso potrebbero essere presi provvedimenti per far sì che tra le aule e i banchi non si diffondano contagi da Coronavirus, cosa che potrebbe inevitabilmente portare all’ennesimo stop.

Cresce così il fronte dei favorevoli all’obbligo del vaccino per il personale scolastico e a farsi portavoce dell’iniziativa sono proprio i presidi in attesa di incontrare il ministero dell’Istruzione.

Il dibattito è spaccato: da una parte le Regioni che auspicano almeno l’applicazione del Green pass nelle scuole in cui dovessero verificarsi eventuali focolai; dall’altra i dirigenti scolastici che dicono di voler «andare oltre».

Ciò significa vincolare il lavoro degli insegnanti alla loro immunizzazione, altrimenti negare l’insegnamento in presenza. E qui entra in gioco la Dad, che diventerebbe l’ultima spiaggia, la soluzione agli irriducibili del vaccino.

«Serve l’obbligo per il personale scolastico», spiega l’Associazione nazionale presidi. La categoria dei docenti sembra essere l’unica al momento indicata per poter seguire la scia di quanto già imposto ai sanitari.

Si terrà il prossimo 27 luglio l’incontro tra il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi e i sindacati per discutere della ripartenza.

I dirigenti scolastici hanno già chiesto che sia fatto un «lavoro di pulizia sulle banche dati delle vaccinazioni» dell’intera popolazione, che vanno incrociate con quelle dei dipendenti della pubblica istruzione, perché da un certo momento si è proceduto solo alle somministrazioni per fasce di età: per questo la cifra degli effettivi immunizzati nelle scuole rischia di essere «un po’ aleatoria».

Proseguono intanto le riunioni al ministero sul protocollo di sicurezza per la riapertura, anche alla luce dell’ultimo parere fornito dal Comitato Tecnico Scientifico.

Nell’ultimo verbale quest’ultimo aveva avanzato «una forte raccomandazione al decisore politico, affinché ogni sforzo sia fatto per raggiungere un’elevata copertura vaccinale», anche «attraverso l’individuazione delle ulteriori misure, anche legislative».

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Popolari

Exit mobile version