Non solo la zona rossa per il G20 a Napoli con piazza del Plebiscito e il Lungomare chiusi alle auto, venerdì 23 luglio il capoluogo partenopeo dovrà fare i conti anche con lo sciopero dei trasporti pubblici, che interesserà per 4 ore bus, filobus, tram, metropolitana Linea 1 e funicolari Centrale, Chiaia e Montesanto.
Lo sciopero dell’Anm dalle ore 11 alle 15, si affianca all’altro sciopero nazionale per il rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri che coinvolgerà anche Eav, Ctp, Sippic Funicolare di Capri – ATC Capri e CLP.
In queste condizioni la mobilità cittadina rischia il caos, a meno di un intervento delle istituzioni dell’ultim’ora per far slittare lo sciopero, che al momento resta confermato.
“In concomitanza con la vertenza nazionale del TPL nell’ANM è stato proclamato uno sciopero aziendale che, oltre a denunciare i ritardi e i mancati accorgimenti in merito alla tutela della salute e della sicurezza nell’organizzazione del lavoro (vedi ad esempio attestamento filobus linea 204 e casi di mobbing), chiede: il pagamento dei premi di risultato successivi all’anno 2016 e blocco dei superminimi; incentivi economici (week end, indennità di condotta e di lavoro disagiato) per autisti; lavaggio gallerie della metropolitana linea 1 e formazione macchinisti nuovi treni; parità di trattamento nel riconoscimento del valore ticket e nel rilascio delle tessere familiari” ha scritto il sindacato di base Usb.