Diverse decine di studenti di Marcianise sono bloccati a Dubai: i ragazzi, che partecipavano ad una vacanza studio, si trovavano al college Myriad dove è scoppiato un maxi focolaio di Covid, con oltre duecento persone coinvolte.
Insieme a centinaia di studenti, i ragazzi campani ora, sono tutti bloccati negli Emirati Arabi Uniti, sul golfo del Mar Persico, in attesa di nuovi sviluppi.
Si tratta del college Myriad di Dubai, uno dei più rinomati e famosi: oltre cinquecento le persone, tra studenti ed accompagnatori, bloccate dopo un focolaio Covid che ha visto coinvolte quasi 200 persone, quasi la metà dell’intero gruppo.
Lo ha spiegato il sindaco di Marcianise, Antonello Velardi, che ha cercato di rassicurare la popolazione di Marcianise ma anche di fornire una spiegazione alla vicenda che vede coinvolti molti giovani della sua città.
“Il caso mi è stato segnalato da alcuni genitori, preoccupati delle condizioni di salute dei giovani e dell’evoluzione della vicenda. I giovani sono negli Emirati Arabi per una vacanza studio organizzata dall’Inps per i figli dei propri assistiti e fanno parte di due gruppi, arrivati a scaglioni negli Emirati: nessuno di loro è riuscito a rientrare. Il gruppo è formato da quasi 500 persone tra studenti ed accompagnatori” ha affermato il primo cittadino.
Tra i duecento casi circa di positività già accertati, ci sarebbero anche alcuni ragazzi già negativizzati ma che sono rimasti ancora bloccati a Dubai.
Spiegando poi “Nessuno è in gravi condizioni, per fortuna. La situazione è ritenuta sotto controllo anche se si prevedono tempi non brevi per il rientro in Italia. Sono fiducioso sull’esito finale, anche se occorre in questa fase avere molta pazienza. Ai genitori marcianisani va la nostra massima vicinanza, ai nostri giovani concittadini che sono lì bloccati va un affettuoso abbraccio. Non li lasceremo soli, continueremo a seguire passo passo la vicenda“.
Concludendo “La vicenda di Dubai deve indurci alla massima prudenza nel valutare le scelte che stiamo facendo per le vacanze all’estero. Dopo un’iniziale euforia, stiamo prendendo coscienza che la pandemia non è affatto terminata e che resta forte l’allarme un po’ dovunque, anche in Italia. Nelle nostre scelte non ci abbandoni la prudenza“.