Sono anni ormai che, in Campania, in particolare nelle zone del litorale domitio, dell’agro aversano, dell’agro acerrano-nolano, vesuviano e città di Napoli, si è sviluppato il fenomeno del rogo di rifiuti e dell’inquinamento, causato dall’abusivo smaltimento e dall’abbandono incontrollato degli stessi su tutto il territorio. Per far fronte a quest’annosa questione, venne stipulato un patto per la “Terra dei Fuochi”, risalente al 2013. Tale accordo, che vedeva protagoniste la Regione Campania con le sue Province, in collaborazione con l’ANCI e il Ministero dell’Interno, aveva come obiettivo quello di sradicare il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti e dello smaltimento degli stessi attraverso l’accensione di roghi. Pertanto, furono raccolte le firme dei rappresentanti di tali enti e associazioni, per risolvere il problema alla radice.
Oggi, a distanza di 8 anni da quel patto, è stato compiuto un primo seppur piccolo passo verso questa direzione. Infatti, come riporta Francesco Giuliano, portavoce del M5S a Caivano, tramite il suo profilo Facebook, è stato installato un servizio di videosorveglianza sui terreni di Caivano, in fase di sperimentazione ma già operativo. Presto però, sarà approvato anche il regolamento per il partenariato tra pubblico e privato sulla videosorveglianza urbana. Poi, lo stesso Giuliano assicura: “Non ci fermeremo qui e faremo tutto quello che è nelle nostre possibilità, nelle possibilità di questa amministrazione, per far sì che i caivanesi tornino a vivere sereni”.