POLITICA

AFRAGOLA. Tutta la verità sugli schieramenti. Tuccillo risolva prima i suoi problemi giudiziari

Pubblicato

il

AFRAGOLA – Fermi tutti. Cerchiamo di ristabilire ordine e gerarchie. Troppi opinionisti da marciapiede a parlare, troppe chiacchiere da bar e troppi giornalisti che nella vita si occupano d’altro e chissà perché in campagna elettorale vogliono vendersi per esperti della politica.

In giro troppe voci inconsistenti e troppi condizionali spesi gratuitamente non fanno bene a quella fetta di città che si mantiene nell’alveo liquido del tessuto elettorale e che alle prossime elezioni, in quell’urna, deve decidere chi e come votare. Allora cerchiamo di informare in maniera precisa e corretta come Minformo già da diversi anni fa sul territorio.

La coalizione del centro destra con Pannone Sindaco è ferma a quel numero di liste e candidati presentati in quel famoso documento, alcuni pezzi si sono persi e non guadagnati, ma comunque è una coalizione che, se si votasse domani, porterebbe il professore a sicuro ballottaggio.

Il centro moderato ha mostrato i muscoli. La sua coalizione, formata da sei liste, presenta pezzi di riformisti moderati in rotta di collisione con Tuccillo, crepe già evidenti fin dai tempi dell’opposizione a Grillo, e pezzi dell’Amministrazione Grillo che già dai tempi della loro consiliatura apparivano come soggetti totalmente estranei ad una maggioranza a trazione leghista. Quindi, chi ha messo su questo tavolo, unendo anime omogenee e non eterogenee, evidentemente ha imparato molto dall’esperienza Grillo e ha voluto, in caso di vittoria, quanto meno, assicurarsi la governabilità della città.

Da indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo l’annuncio della sintesi di questo centro moderato dovrebbe arrivare a giorni. Da fonti interne a quel tavolo che anche in questi giorni sta ancora aggregando idee e persone, fanno sapere che tutte i commensali virano su un solo nome e quindi tutti d’accordo a calare lo stesso nome sul tavolo, non ci sono divergenze né su idee né sui nomi, bisogna solo aspettare per sapere con certezza chi sarà il candidato a Sindaco di centro ad Afragola.

Chi perde i pezzi e anche pezzi importanti è il centrosinistra. Nulla a che vedere con le ultime vicende giudiziarie dell’ex Sindaco Tuccillo ma l’ex Consigliera Tania Cuccurese con la sua lista “Afragola al Centro” ha deciso di prendere le distanze dal suo mentore poiché non condivideva, nella maniera più assoluta, le regole di ingaggio stabilite all’interno di quella coalizione.

In parole povere, vuoi il grande lavoro fatto durante i mesi di opposizione dell’avvocato afragolese, vuoi per la sua alta professionalità, vuoi per il suo modo di essere donna ma nel contempo figura ingombrante e di spessore, fatto sta che all’interno di quel tavolo che si stava creando tra PD, Europa Verde e M5S con altre civiche, la Cuccurese si è sempre sentita ai margini delle decisioni che contano.

In primis, come giusto che sia, l’avvocato Cuccurese, non ha fatto gradito l’incoerenza verso chi la sua parte politica ha sempre ritenuto applicare la politica del trasformismo, salvo poi riconoscergli il grado di grande statista se si fosse alleato con loro. E a giusta puntualizzazione giù con le offese gratuite.

Insomma un clima di autorità non riconosciuta, uno snobismo da prima repubblica, un’aria da lobby consolidata a cui è difficile fare breccia. Sono stati questi elementi che hanno fatto decidere all’ex Consigliera Cuccurese di guardarsi intorno e prendere le distanze dal suo alveo nativo.

Dopo “A viso Aperto” e i padri costituenti, il PD di Afragola continua a perdere i pezzi e tutto questo perché, senza badare a programmi e idee per la città, si è intestardito a far passare a tutti i costi il nome di Domenico Tuccillo come candidato a sindaco della propria coalizione, nonostante siano arrivati i messaggi da ogni donde sulla discontinuità dei nomi.

Anche il M5S, da sempre, non è d’accordo sul nome dell’ex Sindaco, eppure il PD vuole per forza di cose far passare il gruppo dei pentastellati come sui fedeli alleati ma in realtà non è così, visto che, al di là delle alleanze romane, sul territorio i grillini avrebbero enorme imbarazzo a spiegare alla città il perché si è deciso di allearsi con colui che nelle due competizioni precedenti si è deciso di rappresentarne l’alternativa politica. Per questo gli organi sovracomunali eletti hanno già fatto sapere al PD che se il nome rimane quello, loro decideranno di correre da soli come sempre fatto, senza disdegnare di guardarsi intorno dove si possa creare una coalizione interamente civica.

Ieri, invece, abbiamo potuto avere la possibilità di leggere anche il pensiero dell’ex Sindaco che in maniera legittima fa sapere alla città che nonostante i suoi problemi giudiziari – è stato chiesto rinvio a giudizio dal PM per omessa bonifica prima della costruzione della Stazione TAV – lui scenderà in campo lo stesso e nel suo scritto, quasi quasi, vuole far intendere di non essere obbligato a ripensarci su, come l’etica e la morale vorrebbe – ossia, risolvere prima i suoi problemi privati e poi ridarsi di nuovo alla vita pubblica, onde evitare spiacevoli inconvenienti laddove venisse eletto e caso mai dopo condannato – per il semplice fatto che la richiesta del rinvio a giudizio l’è venuta a sapere dalla Stampa e ne prenderà atto il giorno che gli verrà comunicato di presentarsi davanti al Giudice per le indagini preliminari.

Come se il lavoro fatto dal solerte e sempre attento collega Francesco Celardo, il primo a lanciare la notizia, fosse un danno per la società. Come se il lavoro della stampa fosse da intralcio alle persone più che alla giustizia. Come se lo Stato di Diritto, così come ironicamente ha voluto definire il nostro Paese, l’ex Sindaco e Parlamentare, non sancisse anche il diritto di cronaca e di informazione riguardante le funzioni di un personaggio pubblico.

In realtà nutriamo notevoli dubbi sull’inconsapevolezza di Tuccillo, visto che prima di una richiesta di Rinvio a Giudizio da parte di un Sostituto Procuratore, l’indagato di solito viene raggiunto dall’Avviso di conclusione delle indagini art. 415bis e potrebbe, ancor prima di essere chiamato per l’udienza preliminare, farsi ascoltare di sua sponte dalla Polizia Giudiziaria delegata e depositare le proprie memorie difensive.

Ma siamo sicuri che l’ex Sindaco, anche grazie al suo avvocato, abbia fatto tutto quello che c’era da fare e quindi si doveva aspettare anche che un PM che ama lavorare in maniera certosina come Giovanni Corona, un pm che vuole vederci chiaro, avesse potuto chiedere un rinvio a giudizio.

Ora è inutile far credere alla cittadinanza afragolese di cadere totalmente dal pero. Anche qui ci vorrebbe un po’ di più di onestà intellettuale e assumersi le proprie responsabilità da uomo delle istituzioni, visto che indagini del genere per chi ha governato e governa città complesse come Afragola sono all’ordine del giorno e quindi non c’è nulla di cui doversi vergognare, semplicemente consigliamo al leader imposto del centrosinistra di aspettare che i tempi maturino affinché il popolo afragolese conosca la verità e la totale innocenza di un candidato per poter scegliere i propri amministratori liberi da ogni ombra.

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Popolari

Exit mobile version