Domani, mercoledì 30 giugno, alle ore 12, in Piazza Municipio, ad Afragola, ci sarà la Celebrazione Religiosa in onore delle Reliquie di Sant’Antonio.
Uno dei luoghi privilegiati per la devozione al Taumaturgo Antonio è, infatti, il Santuario di Afragola (nel 2004 elevato al titolo e alla dignità di Basilica).
In questo luogo, nel corso degli anni, sono state conservate numerose e diverse Reliquie considerate appartenenti al corpo del venerato e amato Sant’Antonio.
Secondo la storia, così come riportata anche sul testo “Il Santuario di S.Antonio in Afragola” (1968) di Padre Gioacchino D’Andrea, la Serva di Dio Suor Maria Diletta, nel 1928, ottenne dai Frati Conventuali di Padova, custodi di quel sacro luogo, un cospicuo frammento di calotta cranica, una tibia e una vertebra.
Queste reliquie furono solennemente autenticate da Mons. Giuseppe Petrone, Vescovo di Pozzuoli, che nel 1931, in occasione del settimo centenario della morte del Santo, le ripose in un artistico e prezioso reliquiario d’argento costituito da una custodia sormontata da una Croce gemmata con un’ametista al centro, sostenuta da una statua dorata del Santo, sotto cui si vedeva un grosso topazio.
La custodia aveva forma amigdalina ed era composta da tredici gigli ognuno dei quali si dischiudeva intorno ad un topazio. L’importante reliquiario arrivò al Pontificio Oratorio del SS. Cuore di Gesù a Napoli e il prof. Mario Di Martino Conservatore di quell’istituto lo donò ad personam al Ministro Provinciale pro tempore della provincia francescana napoletana, fu cosi che il Ministro Provinciale Padre Emanuele Lombardi lo donò al Santuario di Afragola il 24 marzo del 1968.
L’autenticità di queste reliquie venerate negli anni ’70 è stata però successivamente smentita. Tuttavia negli anni ’90 dello scorso secolo in Santuario era conservato, in un piccolo reliquiario, un frammento osseo che si riteneva (per devozione) fosse, anche quello, un ossicino del cranio del Santo.
In preparazione all’ottavo centenario della nascita del Santo arrivarono ad Afragola, e vi sostarono per alcuni giorni, delle reliquie provenienti da Padova. In quei giorni, che sono rimasti memorabili nella storia antoniana della città, migliaia di persone affluirono in Santuario per venerare le sacre reliquie e cosi per espressa richiesta ed interessamento del Ministro Provinciale Padre Rufino Di Somma e con il benestare dei Frati di Padova fu donata al Santuario una insigne reliquia del Santo: un pezzo di massa muscolare toracica di circa 6 cm. Nell’anno dell’ottavo centenario (1995), nel mese di febbraio, i fedeli afragolesi si recarono a Padova (oltre 600) per ricevere in consegna la sacra reliquia che ancora oggi viene venerata dai cittadini.