CAIVANO – Come un fulmine a ciel sereno, per gli assessori che formavano la giunta dell’ex Sindaco Antonio Falco, sono stati recapitati stamattina gli atti di Costituzione in mora della Procura Regionale della Corte dei Conti.
Tema della missiva è l’individuazione di coloro che hanno esercitato le funzioni di assessore nell’alveo della giunta facente capo all’ex Sindaco Antonio Falco, nell’arco temporale dal 15 Aprile 2010 al 19 Giugno 2014 al fine di consentire l’interruzione dei termini prescrizionali e mettere in mora gli stessi rispetto alle possibili contestazioni di responsabilità amministrativo-contabili, di matrice risarcitoria piuttosto che sanzionatorio.
Tutto questo perché la Procura Regionale della Corte dei Conti, a seguito del dissesto dichiarato il 18 Giugno 2016 dalla giunta Monopoli, avviava un’istruttoria giudiziaria di natura contabile e nel menzionato procedimento la Corte dei Conti delegava la Tenenza dei Carabinieri di Caivano per le indagini atte ad accertare condotte concorrenti alla formazione dell’irreversibile dissesto, nonché altri eventuali danni erariali.
A seguito delle indagini il sopracitato atto di Costituzione in mora è necessario affinché si interrompano i termini prescrizionali e si individuano i colpevoli di una situazione contabile dissestata.
Da quello che emerge dalle documentazioni la Procura della Corte dei Conti ha accertato che l’ammontare della massa passiva ammonta a € 25.085.308, 30 come riferisce la nota della Commissione Straordinaria di Liquidazione redatta in data 9 Febbraio 2021.
In base a tale quadro la Corte dei Conti si è mossa per individuare i colpevoli di tale dissesto finanziario.
Alla luce di queste ultime notizie, c’è poco da commentare, al netto delle opinioni di improvvisati esperti contabili dell’ultim’ora, dichiarare dissesto era necessario nonché illegale fare il contrario.
La Corte dei Conti è stata chiara, le indagini sono partite per individuare i responsabili di un “irreversibile” dissesto finanziario e questo, si spera, metta una pietra tombale sull’argomento e sui dubbi di chi vuole ancora strumentalizzare un percorso politico che ad oggi, al netto degli abbagli della Prefettura, la documentazione prodotta dalle Istituzioni giudiziarie dimostrano di essere l’unico valido per far uscire Caivano fuori dalla melma in cui ancora oggi galleggia.
La direzione intrapresa dalla giunta tecnica Monopoli era quella giusta. Caivano e i caivanesi non erano pronti e da quello che si vede in questi ultimi giorni, non lo sono ancora.