Sono sette le regioni in Italia che hanno già sospeso la somministrazione di vaccini a vettore virale, Astrazeneca e Johnson&Johnson, per gli under 60.
A Veneto, Lombardia, Sicilia, Campania e Puglia, che avevano preso questa decisione nei giorni scorsi, oggi si sono aggiunte anche Umbria e Valle d’Aosta. L’Emilia Romagna e il Piemonte hanno ribadito di attenersi alle indicazioni di Aifa, secondo cui Astrazeneca e Johnson&Johnson sono autorizzati dai 18 anni in su ma preferibilmente somministrati alla popolazione over 60.
Altre regioni, inoltre, hanno affermato di essere in attesa delle decisioni del Cts e del ministero in merito a modalità di utilizzo e somministrazioni.
Intanto è pronto il parere del Comitato tecnico-scientifico sul vaccino Vaxzevria di AstraZeneca. Il documento è ora al vaglio del ministero della Salute.
I tecnici del Cts raccomandano la somministrazione di questo vaccino alla fascia over 60, quindi stop ai giovani, e i richiami con un altro vaccino, tendenzialmente Pfizer.
Sarà il ministro della Salute Roberto Speranza assieme al coordinatore del Cts Franco Locatelli a rendere nota entro oggi la posizione del comitato tecnico scientifico sulla strategia di uso di Astrazeneca fra i giovani.
L’Ema ha approvato un nuovo sito per la produzione del vaccino anti-Covid di Moderna, si legge in una nota.
L’impianto, spiega l’Agenzia Ue, è gestito da Recipharm, si trova a Monts, in Francia e può diventare operativo subito.
L’Ema ha dato parere positivo anche per l’aggiunta di diversi siti alternativi responsabili del controllo dei lotti e la scorsa settimana, il 4 giugno, ha dato l’ok a due nuovi siti per la produzione di sostanze attive e prodotti finiti intermedi, negli Usa.
Secondo l’Agenzia, questo dovrebbe consentire la produzione da uno a due milioni di fiale aggiuntive di vaccino pronto per l’uso per l’Ue, al mese.