Per la morte di Luana D’Orazio c’è un altro indagato: è il marito della titolare dell’azienda tessile di Montemurlo (Prato) dove il 3 maggio è avvenuto l’incidente in cui è deceduta la 22enne.
Secondo quanto appreso, Daniele Faggi sarebbe accusato degli stessi reati contestati alla moglie, Luana Coppini, e al tecnico manutentore, Mario Cusimano, cioè omicidio colposo e rimozione od omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro.
Faggi non sarebbe indagato solo perché amministratore della piccola azienda toscana ma anche perché pare svolgesse lavori di manutenzione sulle macchine.
Secondo indiscrezioni, durante i sopralluoghi e le perizie eseguite sull’orditoio che ha ucciso Luana e su un macchinario simile, sarebbero stati evidenziati segnali di presunte manomissioni. La saracinesca, che avrebbero dovuto garantire la sicurezza alla ragazza, sarebbe stata sollevata e le fotocellule disattivate.
Ma le indagini riguardano anche il modo in cui lavorava la vittima. Ci sono messaggi anche vocali con le quali Luana sosteneva di essere stata lasciata sola davanti alle macchine (aveva un contratto da apprendista e dunque doveva essere sempre assistita da un operaio esperto) e che l’orditoio appariva in condizioni di manutenzione non buone: «È mezzo stronco e va pianissimo», scriveva.
Come riportato dalla Nazione, il tutor di Luana si sarebbe dimesso dalla ditta dove lavorava.
In alcuni messaggi la ragazza aveva scritto che la lasciava spesso sola davanti all’orditoio. «È andato via alle 15.30 ed è tornato alle 18, poi ci ha detto di mettere su una tela sapendo che ci vogliono due ore. Se n’è andato di nuovo», il testo di uno degli ultimi sms.
Anche la madre di Luana, , ha confermato in un’intervista che «quando tornava a casa mia figlia mi raccontava che lavorava tanto e che era quasi sempre sola». E ancora alla mamma aveva confessato di aver fatto presente che lei non poteva stare sola, doveva essere affiancata da qualcuno in quanto apprendista e «che se ci fosse stato un controllo ci sarebbero stati problemi».
Adesso la Procura di Prato, diretta da Giuseppe Nicolosi, dovrebbe procedere agli interrogatori. Il primo, sul manutentore Mario Cusimano, è già avvenuto nei giorni scorsi. Adesso toccherà a Luana Coppini e al marito Daniele Faggi.