Sembra il titolo di una canzone, se non fosse che la colonna sonora sarebbe degna di una veglia funebre. L’unica vegetazione ad abbondare a Casavatore, infatti, è quella definita “nociva”: erbaccia che cresce rigogliosa nella più totale incuria, ai margini dei marciapiedi e nel campo sportivo, con quest’ultimo che ha assunto sempre più le sembianze di una giungla. A rimediare, seppur parzialmente, a questa colpevole mancanza ci sono però gli angeli della Cooperativa Primavera, opportunamente coordinati dalla Città Metropolitana per offrire supporto alle amministrazioni in difficoltà con la manutenzione del verde pubblico. Eppure in un territorio così poco esteso un aiuto concreto potrebbe arrivare dai percettori del reddito di cittadinanza, attraverso i cosiddetti P.U.C., i progetti utili alla collettività, le cui linee guida erano già state ampiamente definite dalla Commissione Prefettizia lo scorso mese di luglio, dietro suggerimento del gruppo locale del Movimento Cinque Stelle. Grazie tuttavia all’immobilismo dell’attuale compagine governativa, impegnata più a districarsi tra nomine ed incarichi e a curare i sempre più frequenti spasmi addominali dei componenti della maggioranza che a badare alle reali esigenze del territorio, questi interventi appaiono ad oggi come irrinunciabili, una vera manna dal cielo. Doveroso, quindi, ringraziare i nostri odierni appassionati operatori metropolitani che, senza risparmio, regalano ai territori opere di autentica bellezza, come tanti Re Mida dal pollice verde, portando ordine in tutto ciò che toccano le loro sapienti mani. Mi dicono che domani ci delizieranno nuovamente della loro presenza. Ringraziamo allora anticipatamente Ciro, Cosimo, Gaetano, Gennaro, Giancarlo, Giovanni, Guido, Luigi (solo per citarne alcuni) e tutti coloro che, nel nostro Comune come in altri territori, lasciano il segno tangibile del loro passaggio.
Che dire? Per una primavera che volge al termine, c’è una Primavera che rinasce e fa rinascere.