AFRAGOLA – Ancora con le mani legate i dominus principali di questa tornata elettorale, colui che più si dimena e vorrebbe quanto prima vedere realizzata la propria coalizione è l’ex Senatore Vincenzo Nespoli, ma ha difficoltà oggettive ad aggregare, anche perché, ancora una volta, dà l’impressione ai propri commensali di fungere da semplici ratificatori con assenze sintomatiche e dinieghi da parte di alcuni di firmare documenti già prodotti e di andare avanti.
Quello che spaventa i “fuggiaschi” del tavolo di Nespoli sono i contenitori apparentemente vuoti allestiti con tanto di simbolo e coordinatore prescelto a mo’ di insegna luminosa psichedelica per attrarre l’attenzione, poi si entra nel negozio e ci si accorge di essere entrati in una stanza vuota senza neanche gli scaffali e in fondo alla galleria di negozi vuoti, campeggia la sagoma del prof. Antonio Pannone, anche lui scelto e messo lì al posto della consueta fontana al centro della galleria.
Insomma tutta scena e poca sostanza. E sono queste scelte, queste fughe in avanti del senatore che fanno registrare le assenze di Raffaele Iazzetta, il diniego a firmare un documento che accetti la partecipazione alla coalizione con Pannone sindaco da parte di Antonio Lanzano e la nuova scesa in campo della parlamentare On. Pina Castiello che viene chiamata dall’ex senatore ancora una volta per far valere il proprio peso ed effettuare alcune chiamate di emergenza, come quella fatta all’ex vicesindaco Biagio Castaldo per cercare di unire le forze tra coalizioni semivuote.
Se Atene piange Sparta non ride. Il PD dopo le dichiarazioni di Camillo Manna a Talk, la trasmissione andata in onda su MinformoTv in collaborazione con Napolimetropoli.it, tenta delle mosse strategiche istituzionali ma non è consequenziale a quanto detto dall’ex consigliere in diretta. Ossia che i principali attori dei binari paralleli del centrosinistra si debbano sedere ad un tavolo e ragionare affinché si eviti che il centrosinistra vada spaccato alle prossime elezioni.
Secondo alcune indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo, se il PD continuerà a stare arroccato sulle proprie posizioni, considerando anche che da Roma giungono notizie che il M5S abbia posto la pregiudiziale sulla figura di Mimmo Tuccillo, rischierà il “fuggi fuggi” dei candidati che potrebbero trovare posto tra le fila della coalizione più appetibile.
Un altro fenomeno che sta tenendo banco sul territorio sono le coalizioni da poker. Quelle coalizioni promosse dai vari personaggi come lo stesso Biagio Castaldo, Nicola Perrino e/o Salvatore Iavarone. Che seduti al tavolo da poker, ognuno di loro nasconde bene le proprie carte e giocano al rialzo della posta, facendo intendere di avere completato già tre, quattro, cinque liste e restando immobile, senza muovere manco un orecchio per non far capire all’avversario che in mano al massimo si ha un sette di picche e un due di quadri, giocano a fare i campioni di Texas Hold’em.
Così, per lo stesso motivo è stata aborrita l’ipotesi di far entrare Biagio Castaldo nella coalizione che si sta tentando di mettere all’impiedi col tavolo dei moderati che ininterrottamente si incontra e che è già ad uno stato avanzato di interlocuzione. Intesa sui temi e sui programmi, ancora poche cose da limare e forse tra pochi giorni potremo già sapere il nome del primo candidato sindaco di Afragola. Vi terremo informati.