CAIVANO – Terminata la riunione di maggioranza. Ancora nulla di fatto. Fumata nera per chi da un orecchio non vuole ascoltare. Il Sindaco Enzo Falco con il suo atteggiamento conferma oggi quello che già avevamo scritto alcuni giorni fa. La fascia tricolore resta “ostaggio” del suo zoccolo duro e si arrocca insieme a tutti gli altri che gli fanno da alfieri sulle stesse posizioni di Italia Viva.
La contro proposta avanzata dal gruppo di Italia Viva nella persona del coordinatore cittadino Raffaele Sirico – nome tra l’altro sconosciuto agli ambienti romani del partito renziano – avallata dal sindaco, come prevista anche da Minformo è stata quella di rimandare la crisi a dopo l’approvazione di Bilancio, in nome di un bene superiore, le poltro… ehm, il bene della città.
La cosa buffa però e che pretendevano dal gruppo di Noi Campani in primis e poi dal resto della maggioranza, la firma su un documento che attestasse, oggi, il superamento della crisi in vista della scadenza del Bilancio, con la promessa di riaggiornarsi sul rimpasto di giunta a Giugno prossimo.
La strategia della parte fondante della coalizione Falco è chiara fin dal primo minuto: “Approvate il bilancio poi se ne parla”. Neanche un bambino sarebbe caduto in questa trappola e neanche il gruppo consolidato a cinque di Noi Campani lo ha fatto che di rimando ha risposto di voler aspettare, sempre per il bene della città, fino all’approvazione della proposta di bilancio in giunta, a patto che prima di portare la proposta in Consiglio Comunale venga azzerata l’intera Amministrazione con le dimissioni di tutti gli Assessori comprese quelle del Presidente del Consiglio per essere già pronti col nuovo assetto nel Consiglio Comunale che dovrà sancire l’approvazione del Bilancio.
Praticamente, oggi non è stato fatto altro che allungare il tempo di questa estenuante crisi, le parti non mollano ma nessuna delle due ha il coraggio di applicare in toto le regole della politica. Da un lato abbiamo un sindaco con partiti di minoranza che non vogliono mollare le poltrone e dall’altro lato abbiamo il gruppo più numeroso della maggioranza che non riesce a conquistare le proprie richieste perché incapace di incidere, proprio perché non riesce ad essere consequenziale alle proprie richieste e incapace di fissare un out out a quest’amministrazione.
Un sindaco che nei fatti non possiede i numeri perché i propri consiglieri litigano tra di loro e consapevole che se si andasse oggi in Consiglio Comunale non passerebbe l’elemento portante della vita amministrativa di una comunità non si va a dimettere ponendo fine a quest’accanimento terapeutico, a mio avviso è un irresponsabile, così come sono degli irresponsabili chi non si rende conto che fin dall’inizio è trattato come un estraneo in casa propria.
Il gruppo Noi Campani ha un assessore che, a detta dei consiglieri, non risponde al partito ma ama essere il dipendente del Sindaco, sicuramente non inciderà sul voto in giunta alla proposta di bilancio e non fa niente, oltre a fare la stessa proposta continuamente e a regalare tempo a quest’amministrazione, per staccare la spina a questa fallimentare esperienza amministrativa, assumendosi in maniera onesta le proprie responsabilità.
Cosa cambierà da oggi fino al tempo regalato da Noi Campani? Nulla. Se il Sindaco e Italia Viva avessero voluto riconoscergli quanto dovuto l’avrebbero già fatto, quindi a chi giova quest’accanimento terapeutico che non fa altro che mortificare la città e l’intera comunità? Vi faremo sapere…