L’esercito israeliano ha colpito la casa del leader di Hamas Yahya Sinwar a Khan Yunis, nel sud di Gaza, che, stando a quanto dichiarato dai militari, fungeva da quartier generale militare. Sinwar non era a casa al momento dell’attacco.
Nelle prime ore di oggi, domenica 16 maggio, almeno 4 palestinesi sono stati uccisi dagli attacchi di Israele. A sette giorni dall’inizio dell’escalation, sono stati distrutti a Gaza altri due edifici e ferite decine di persone.
Nella notte la popolazione di Tel Aviv si è nascosta nei rifugi e l’esercito israeliano ha lanciato il suo sistema di difesa aerea “Iron Dome” contro una raffica di razzi lanciati da Gaza.
Dopo l’uccisione di due cittadini israeliani, il premier Benjamin Netanyahu ha annunciato che l’offensiva su Gaza durerà «per tutto il tempo necessario».
Ieri sera, Hamas aveva annunciato via Telegram un nuovo attacco con dei razzi, in risposta ai missili israeliani che avevano colpito un campo profughi palestinese uccidendo almeno 10 persone, di cui 8 bambini, e abbattendo un altro edifiio che ospitava, tra le altre cose, le redazioni della Associated Press e di Al Jazeera.
In tutto, secondo i media internazionali, almeno 150 palestinesi, tra cui 41 bambini, sono stati uccisi nella Striscia di Gaza nella settimana appena trascorsa. Altri 950 sono rimasti feriti.
Nella West Bank, invece, l’esercito israeliano ha ucciso almeno 13 persone. Il bilancio delle vittime in Israele è di 10 persone, di cui 2 bambini.