A fine novembre 2020 i dipendenti del Comune, nel corso di un sopralluogo nei locali sotterranei del castello per verificare se ci fossero infiltrazioni o allagamenti legati al maltempo, hanno ritrovato circa 400 dipinti e altri oggetti antichi dal XIV secolo in poi, tra i quali quadri di grandi autori, come Luca Giordano, nei depositi sotterranei in stato di abbandono e deteriorati.
Matteo Brambilla e Marta Matano avevano così chiesto “Ulteriori approfondimenti”. E’ per rispondere all’interrogazione dei consiglieri comunali del Movimento Cinque Stelle che i tecnici del Comune di Napoli hanno scritto: “Allo stato attuale, non vi sono altri atti, oltre alla Deliberazione di Giunta Comunale 157 del 23 aprile 2021”.
I tecnici del Municipio hanno subito informato gli assessorati competenti, il sindaco e la Soprintendenza. Tra le opere conservate anche”La Madonna del Rosario e Santi Domenicani” di Luca Giordano.
Nella relazione dei dirigenti comunali allegata alla delibera 157 si parla dell’ispezione avvenuta il 1 dicembre scorso nei depositi, nella quale si sarebbero notati “innumerevoli beni mobili, risultanti di particolare pregio storico artistico, quali quadri, statue, ed altro, ivi depositati, versavano, evidentemente da decenni, in condizioni fortemente precarie così come il luogo che risulta particolarmente umido e degradato. A seguito di ciò si è provveduto a controllare tutti i vani del piano terra con ingresso dal cortile e si sono rinvenuti ulteriori depositi che versavano nelle medesime condizioni così come i beni di pregio ivi custoditi“.
E si sottolinea, ancora, “lo stato di incuria da anni delle opere e gli ambienti malsani che le custodiscono“.
Nell’interrogazione scritta, i consiglieri pentastellati hanno anche chiesto all’amministrazione comunale di “sanificare i luoghi, mettere in sicurezza i beni e fare una ricognizione ed un inventario dei beni artistici depositati”.