Indagini lampo sul ferimento di un 15enne a Gragnano (Napoli), Giovanni I. accoltellato in un’aggressione da parte di sei coetanei. Le indagini degli inquirenti hanno reso possibile l’individuazione di un responsabile: un minorenne, che è stato fermato poiché gravemente indiziato del reato di tentativo di omicidio. Il fatto è accaduto nel pomeriggio di lunedì scorso. Il 15enne è tuttora ricoverato in ospedale per una ferita che gli ha sfiorato il polmone e un’altra all’addome. Non è in pericolo di vita. Sono in corso ulteriori indagini, anche in relazione al movente dell’evento. Il ragazzo fermato è stato portato nel Centro di prima accoglienza di viale Colli Aminei di Napoli.
A raccontare quanto è accaduto era stata anche la sorella Francesca che, tramite un post pubblicato su Facebook, aveva chiesto giustizia per il fratello. “Mio fratello è stato ferito per difendere un suo amico – scrive la ragazza – tentava di scappare ma dopo essere inciampato è caduto per terra, prima accoltellato due volte e successivamente pestati con calci, pugni e anche con un casco sulla testa. Era solo, indifeso, privo di armi come giusto che sia, ma ciò non ha impedito ad otto vigliacchi di scagliarsi contro mio fratello ferito a terra.
Si parla di ragazzini di 15 anni bambini che escono di casa con armi e con la brutale consapevolezza di utilizzarle. Ragazzini che vogliono imitare i mafiosi o, come si dice in napoletano, “la gente malamente”, ma devono capire che non si scherza con queste cose, non si scherza con la vita di una persona. Non viviamo in un film, questa è la vita reale. Non ci sono più i valori, tra i giovani e non solo. Mio fratello, essendo uno dei pochi a possederli, ha preferito essere fedele e leale al suo amico rischiando la sua stessa vita nonostante il fatto non gli riguardasse. Sfido chiunque ad affrontare un branco di animali per difendere un amico. Ma mio fratello Giovanni lo ha fatto”.