Nel corso di un’intervista a La Repubblica, il commissario per l’emergenza Covid Francesco Figliuolo, si è così espresso circa l’andamento del piano vaccinale a livello nazionale: “Abbiamo raggiunto le 500 mila dosi, l’obiettivo è crescere ancora, avvicinare da giugno quota un milione al giorno. Ci sono stati alcuni ritardi, ma ora bisogna guardare al futuro. L’idea è completare gli over 65, poi aprire all’immunizzazione senza fasce d’età e senza prenotazione. Utilizzando anche le campagne in azienda, da fine maggio. E poi sfruttando centri vaccinali nelle località turistiche”. “Questa estate potrebbe però esserci un altro problema. Molti giovani dovranno vaccinarsi, ma saranno in vacanza. E magari non vorranno legarsi a una data del richiamo nel luogo di residenza. Pensiamo di utilizzare strutture presso centri montani o estivi, che potrebbero dare un appeal a quel tipo di utenti. Tutti siamo stati giovani e sappiamo che i giovani, a volte, si sentono onnipotenti e pensano: “Tanto non lo prendo”. Ma così possono colpire congiunti più anziani”.
“Quando ho assunto l’incarico, il primo marzo, eravamo sotto i 140 mila vaccini al giorno. Per ottenere la progressione ci volevano due cose: le dosi e il controllo, cioè il “contatto” con Regioni e Province. Inoltre, siamo passati da 1.400 a 2.430 centri di vaccinazione. Per l’approvvigionamento, abbiamo agito in tandem con il presidente del Consiglio, facendo pressione su Big Pharma e portando avanti interlocuzioni con l’Europa”.
“Speriamo di aprire alle aziende il prima possibile, appena messi in sicurezza gli over 65. A parità di buona salute, nessuno si scandalizza se una persona di 38 anni che lavora alle presse o nel turismo arriva prima di una di 54 perché la sua azienda è stata più veloce. Lo proporrò al presidente del Consiglio. Speriamo di arrivare a fine maggio all’obiettivo. A brevissimo, apriremo le prenotazioni fino a 55 anni per chi ha comorbidità legate ai codici di esenzione: malattie neurologiche, del cuore, ipertensione, trapiantati. Nel frattempo mettiamo in sicurezza gli over 65. Poi, con l’arrivo massiccio delle dosi, vogliamo dare i vaccini ai centri aziendali e aumentare la capacità di somministrazione”.
“Coperti gli over 65, la mia idea, ancora non condivisa con chi prenderà la decisione finale, è di dire a tutti quelli che hanno più di 30 anni: andate e vaccinatevi. Poi ovviamente continueremo a immunizzare anche l’ultimo dei fragili. Ma quando gli scienziati ci diranno che l’incidenza della malattia non è rilevante per le diverse fasce d’età, vorrei che si dicesse: chi ha più di 30 anni si presenta e si vaccina. Poi decideremo le modalità con le Regioni, anche per evitare le resse che abbiamo visto”.