Napoli sarà una città blindata per il weekend del primo maggio.
E’ fissato per domani, venerdì 30 aprile, il tavolo tecnico coordinato dalla Questura per mettere a punto il sistema dei controlli, che saranno rafforzati in tutta la città per evitare assembramenti, in particolar modo nella zona del Lungomare di via Caracciolo e via Partenope, dove sarà di nuovo possibile tornare a mangiare ai ristoranti all’aperto. Mentre vige ancora l’ordinanza del Comune di Napoli per chiudere temporaneamente piazze, strade e spiagge in caso di assembramento.
Fari puntati anche sul centro storico di Napoli, dove è previsto un maggior afflusso di visitatori anche per la riapertura dei musei.
A sostegno dell’azione per il controllo del territorio è in vigore fino al 2 maggio l’ordinanza (n.231 del 16 aprile 2021) del sindaco, Luigi de Magistris, con cui si consente alle forze dell’ordine di interdire le strade di accesso alle spiagge qualora si ravvisino assembramenti in contrasto con le misure anti covid, per il tempo necessario al ripristino delle condizioni di sicurezza.
Proprio in virtù di quello che potrebbe essere lo scenario del weekend, in cui ricade anche la festività del 1° maggio, il comandante della polizia municipale, il generale Ciro Esposito, rivolge un appello alla cittadinanza: «Ora che siamo in zona gialla è ancora più importante avere comportamenti che siano conformi al senso di responsabilità: distanziamento, indossare correttamente le mascherine ed evitare ogni tipo di assembramento. Sono aspetti fondamentali che devono essere trasversali per tutelare gli interessi di tutti perché la norma è precisa: a fronte di un aumento di contagi per numero di abitanti si torna immediatamente indietro con misure ancora più restrittive».
Un invito dunque che punta a tutelare il più possibile la salute di tutti ma anche il lavoro di quelle categorie che sono state per tanti mesi con le saracinesche abbassate.
«Credo che ognuno di noi abbia amici, parenti e familiari impegnati in attività commerciali di cui abbiamo registrato in questi mesi la grave sofferenza. Questo è il momento in cui bisogna essere solidali e responsabili» ha aggiunto Esposito.
Un appello che Esposito rivolge soprattutto alle famiglie affinché «facciano la loro parte facendo comprendere ai più giovani quale è il comportamento giusto da mantenere in queste circostanze».