Dopo il fervente scontro sul Coprifuoco la Camera con 48 favorevoli, 233 contrari e 8 astenuti ha respinto l’ordine del giorno, presentato da Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia, che impegnava l’esecutivo “a valutare l’opportunità, nei provvedimenti di prossima emanazione, di assicurare che nelle zone gialle i ristoranti possano rimanere aperti fino alle 24“.
Forza Italia e Lega non hanno votato. A favore Fdi e l’Alternativa c’è.
Le divisioni in maggioranza sono riesplose in occasione del voto sugli ordini del giorno al decreto Covid. Per due volte il governo è stato costretto a chiedere una sospensione della seduta per condurre le trattative.
Sul tavolo sette ordini del giorno, ma sono stati due in particolare, quelli presentati da FdI e dalla Lega contro il limite del coprifuoco alle 22, a dividere la maggioranza.
Da una parte dunque Lega, Forza Italia e Italia viva, favorevoli come il partito di Giorgia Meloni a ritoccare l’orario contenuto nel dl riaperture. Dall’altra Pd, Leu e una parte dei M5S, favorevoli a mantenerlo.
Per provare a sbloccare l’impasse è intervenuto il premier Mario Draghi per promuovere una mediazione che ha portato a un accordo. E il nuovo testo nell’odg della maggioranza “impegna il governo a valutare nel mese di maggio sulla base dell’andamento del quadro epidemiologico oltre che dell’avanzamento della campagna vaccinale l’aggiornamento delle decisioni prese con il decreto 52 del 2021, anche rivedendo i limiti temporali e di spostamento“.