Si è spenta questa mattina, nella sua casa in Via Serbelloni a Milano, la cantante e attrice Milva, storica voce della musica italiana. La donna, combatteva da tempo con una brutta malattia, che l’ha portata via all’età di 81 anni, strappandola alla figlia Martina Corgnati e alla segretaria Edith, con le quali viveva. Per molti è stata la “Pantera di Goro”, per altri la “Rossa”, per tutti la terza voce della nuova trinità con Mina e Ornella Vanoni. Era caparbia e ribelle, non si è mai negata nulla, partecipando nel tempo a varietà televisivi come ‘Cantatutto’ con Villa e Arigliano e festival internazionali come Sanremo, in cui arrivò terza con il brano “Il mare nel cassetto”.
Sono tanti gli uomini che hanno accompagnato la vita di Maria Ilva Biolcati, questo il suo vero nome: dal marito-regista Maurizio Corgnati, passando per Mario Piave fino ad arrivare a Strehler e altri filosofi attori complici. A Berlino vince con “I sette peccati capitali dei piccoli borghesi” e debutta nel 1970 alla Carnegie Hall di New York. Un po’ alla volta quella ragazza sprovveduta e provinciale talvolta così indifesa, è diventata radical chic, autoreferenziale, conosciuta e amata dal pubblico, quello stesso pubblico che oggi piange la sua morte, la tragica scomparsa di un personaggio storico dello spettacolo italiano.