Blitz dei Carabinieri di Piedimonte Matese, in provincia di Caserta, dove una coppia di imprenditori agricoli, è stata tratta in arresto per detenzione di un ingente quantità di sostanze stupefacenti destinate alla successiva rivendita e per il reato di coltivazione per il commercio senza autorizzazione delle medesime sostanze.
Secondo una prima ricostruzione, i militari avrebbero notato, durante un servizio di controllo, un uomo e una donna spostare in maniera concitata alcuni involucri da un capannone ad un terreno poco distante. Una volta terminate le operazioni di spostamento l’uomo, 39 anni, ha iniziato a rimuovere del terreno con un escavatore, nello stesso luogo dove era stato visto con la moglie spostare gli involucri. Nello specifico, i due coniugi, stavano tentando di occultare, ricoprendoli con il terreno, 3 bidoni in materiale plastico a tenuta stagna, in cui erano conservate 61 confezioni di cellophane termosaldate contenenti 33 kg di infiorescenze essiccate di marijuana e 480 grammi di cocaina.
I militari, hanno proceduto alla perquisizione al vicino capannone, dove sono state rinvenute buste in cellophane, una macchina per il sottovuoto e vari bilancini di precisione, elementi necessari per il confezionamento dello stupefacente. Le successive perquisizioni, hanno permesso di risalire ad una struttura dismessa di circa 100 mq, dove era stata costruita una serra agricola per la coltivazione di piantine di canapa indiana. Mediante altre perquisizioni, sono state invece rinvenute 550 piantine di marijuana di varie specie ed è stato possibile rilevare che l’immobile, era stato trasformato a serra agricola con impianti tecnologicamente avanzati per la coltivazione. Le piantine, al termine della coltivazione, avrebbero consentito di estrarre circa 1000 kg di marijuana di varie specie ad altissimo contenuto di T.H.C.