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Riapertura per bar, ristoranti, palestre e cinema: le proposte delle Regioni

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La Conferenza delle Regioni ha approvato le linee guida per la riapertura di alcune attività “in condizioni di sicurezza e nel rispetto dei protocolli di prevenzione”. Lo ha detto il presidente Massimiliano Fedriga, che sottolinea la “massima collaborazione da parte delle Regioni”.

Poi aggiunge: “è fondamentale che le istituzioni si muovano di pari passo con i cittadini, superando gradualmente la fase dei divieti e introducendo una nuova stagione di riaperture accompagnate da regole per evitare nuove impennate nella curva dei contagi”. Infine conclude: “Proposte elaborate dai Dipartimenti di prevenzione delle Regioni su cui chiederemo il parere del Cts che, ci auguriamo arrivi il prima possibile per permettere al paese, in modo progressivo e ferma restando l’applicazione del principio di massima cautela in termini di contenimento della diffusione del Covid, di imboccare la strada del ritorno alla normalità. Le Regioni, stanno inoltre valutando altre linee guida per le ulteriori attività produttive, soprattutto in relazione alla revisione e al riscontro dei diversi scenari di rischio. Ed occorre poi verificare, che alcune attività di servizio alla persona attualmente chiuse nelle zone rosse, possano con l’attuazione di rigidi protocolli riprendere il loro lavoro in sicurezza”.

Negli esercizi di ristorazione che prevedono posti a sedere, non si consuma al banco dopo le 14. Nei locali al chiuso, vanno rispettati i due metri di distanza, all’aperto si riduce a un metro: in entrambi i casi va tenuta la mascherina quando si è seduti. Tra le altre misure, la consultazione online del menu, il contingentamento degli ingressi in modo che la capienza del locale assicuri il mantenimento di almeno due metri di distanza. Nuove misure anche per le riaperture delle palestre, ma non allo sport da contatto fisico. Secondo il protocollo, bisognerà regolamentare l’accesso agli attrezzi, delimitando le zone per garantire almeno un metro di distanza tra le persone che in quel momento non svolgono attività fisica e almeno due metri durante l’attività fisica.

Le misure indicate per ristoranti e palestre, si legge, “possono consentire il mantenimento dell’attività anche in scenari epidemiologici ad alto rischio” purché associate a “screening periodico del personale non vaccinato”. Per cinema e spettacoli dal vivo, le misure si mantengono in scenari a “basso, medio e alto rischio” se integrate con tamponi all’ingresso, test negativi effettuati nelle ultime 48 ore, completamento della vaccinazione.

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