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Campania zona arancione. Da Lunedi probabile cambio di colore

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E’ attesa per venerdì la decisione circa la permanenza in zona rossa della Regione Campania, o dell’eventuale passaggio in zona arancione. I dati fanno ben sperare, e le prime indiscrezioni trapelate e confermate ieri da De Luca sembrano aprire spiragli per il rientro della Regione nella nuova zona di più lieve rischio.

Per quanto riguarda le scuole. Dal 7 aprile, sulla base del nuovo decreto, scuola aperta fino alla prima media anche in zona rossa. Il decreto prevede che dal 7 al 30 aprile sia assicurato, sull’intero territorio nazionale, lo svolgimento in presenza dei servizi educativi per l’infanzia e della scuola dell’infanzia, nonché dell’attività didattica del primo ciclo di istruzione e del primo anno della scuola secondaria di primo grado. Per i successivi gradi di istruzione sono confermate le attività in presenza dal 50% al 75% della popolazione studentesca in zona arancione mentre in zona rossa attività si svolgono in Dad, garantendo comunque la possibilità di svolgere attività in presenza per gli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali.

La situazione per gli spostamenti, invece, nella zona arancione è consentito uno spostamento giornaliero verso una sola abitazione privata abitata in ambito comunale e non più di due persone. Visite a parenti e amici fino al 30 aprile banditi in zona rossa dopo l’eccezione a Pasqua.

Resta il divieto di uscire di casa dalle 22 alle 5. Il divieto non vale in caso di lavoro, salute o necessità.

Sono sospese le attività di servizi di ristorazione all’interno dei locali. Fino alle 22 è consentita la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze. Nessuna restrizione per la ristorazione con consegna a domicilio.

Esercizi commerciali tutti aperti in zona arancione con i consueti orari, compresi i servizi alla persona (parrucchieri, estetisti, barbieri). Nei giorni festivi e prefestivi, nei centri commerciali restano aperti farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, lavanderie e tintorie, punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, edicole e librerie.

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