Afragola

“Per la Rinascita di Afragola” non è un nuovo Movimento ma un messaggio a Tuccillo

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AFRAGOLA – La data delle elezioni è ancora lontana ma già si cominciano a delineare gli orizzonti di quelli che saranno gli schieramenti che si dovranno presentare ai nastri di partenza.

Da Sabato scorso 10 Aprile sul territorio afragolese si ha una certezza. La nascita di un nuovo Movimento civico politico denominato “Per la Rinascita di Afragola”. La prima cosa che salta subito agli occhi sono le firme poste sotto il manifesto politico. A promuovere questo neonato Movimento sono i padri fondatori di quello che oggi si chiama “PD”: Gennaro Espero fondatore e Segretario storico della “Margherita”, Michelino Fusco fondatore del PCI ad Afragola e Cosimo Boemio che al netto della parentesi Grillo che lo ha visto come trasformista, il suo alveo naturale è sempre stato il centrosinistra, vedendolo anche come probiviri del PD a livello provinciale. Da quanto si capisce, questi dovrebbero essere i “padri nobili” che vorrebbero dare il “la” ad un nuovo polo aggregativo fuori dal binomio “Tuccillo-Nespoli” e rappresentare un nuovo Movimento democratico e progressista.

Allora le riflessioni nascono spontanee. Cosa spinge la frangia fondatrice del PD afragolese a creare un nuovo incubatore di forze politiche distaccandosi nettamente dal loro partito di appartenenza? Ma soprattutto: la segreteria cittadina del Partito Democratico è cosciente di questo scollamento? Sta facendo qualcosa a riguardo? Sta cercando di correre ai ripari?

Una cosa è certa ed è quella che appare agli occhi di tutti. I padri nobili del PD, compresi quei personaggi politici che hanno sempre rappresentato lo strascico della veste da sposa dell’ex parlamentare Domenico Tuccillo, hanno dato un messaggio forte e chiaro all’ex sindaco e al PD stesso: “dialoghiamo con tutti nell’alveo del centrosinistra ma non vogliamo più dedicare le nostre forze ad un dualismo che ha messo in ginocchio la città”.

Su questo dovrebbero interrogarsi sia chi ci è rimasto nel PD e che sotto sotto condivide l’idea di chi ha avuto il coraggio di distaccarsi dal partito e sia quelli che rimangono fedeli all’eventuale candidatura di Tuccillo. Il centrosinistra spaccato non fa bene a nessuno, né a quelli che vorrebbero un centro sinistra unito ma senza l’ex sindaco a capo, né a quelli che lo vorrebbero al timone. Ad Afragola è giunta l’ora di guardare avanti e soprattutto al di là dello steccato del dualismo storico.

Ma a quanto pare Segretario e Tuccillo vanno avanti per conto proprio e il resto del PD si arrocca sull’Aventino nella speranza che qualcuno li invita a qualche tavolo propositivo e allora ci si domanda: perché chi è contro Tuccillo non si fa promotore di un tavolo? Perché chi non vuole Tuccillo non lo dice apertamente e forma nuovi movimenti prendendo alla larga il problema? Ma il futuro non dovrà essere formato dalla chiarezza e dalla Trasparenza? Ma soprattutto: perché il PD resta l’unico partito che ancora non ha sentito l’esigenza di dialogare con il Commissario Prefettizio per renderlo edotto del problemi della città?

A quanto ci risulta è stato il solo Tuccillo a parlare con la Commissaria. A nome di chi si è presentato dalla Dott.ssa Anna Nigro? È stato delegato dal Segretario? E gli altri lo sanno? E se non è stato delegato dal Segretario, il Segretario come mai non si è interessato di informare la Commissaria di quello che succede in città? E se Tuccillo rappresenta il PD come mai c’è questo esodo dentro e fuori dal PD? Questo il Segretario se l’è chiesto?

Tornando invece al nuovo Movimento riformista cattolico progressista, si registra già il primo caso anomalo. L’altro ieri appena fuori il Manifesto elettorale nella parte bassa del manifesto web si leggono i nomi di Espero Gennaro. Fusco Michelino, Boemio Cosimo, Corcione Michele, Laudanna Girolamo, Izzo Antonio Nicola, De Luca Michele, Di Palo Francesco Antonio ed Enzo Alaia. Quest’ultimo Responsabile Stampa e dipendente del Comune di Afragola.

Al netto di alcuni nomi che forse sono stati messi lì per testimoniare la trasversalità del Movimento come quella del Prof. Michele Corcione, essendo conosciuto come professionista dagli ideali liberali, forse vista anche la sua giovane età rispetto al resto dei firmatari, sarà proprio il suo nome a rappresentare la proposta di tale Movimento, c’è un nome su tutti che è scomparso repentinamente dalla lista dei firmatari, quello di Enzo Alaia.

Cosa sarà successo? Si è ricordato solo dopo di essere dipendente comunale e che visto il ruolo che ricopre non può intestarsi campagne elettorali con il vantaggio di essere anche fonte di notizie provenienti direttamente dall’interno del Palazzo Comunale? E poi c’è una cosa che taglia la testa al toro: chi ci dice che togliendo il nome dal manifesto, lo stesso non sarà comunque parte integrante del progetto?

Una riflessione su tutte è d’obbligo. Ancora una volta, personaggi politici sul territorio, come sempre fatto, si nascondono dietro al dito. Si studiano, fanno tattiche da prima repubblica e nessuno, ad ora, usa il linguaggio della chiarezza e dice realmente alla popolazione cosa si pensa e cosa vogliono fare per la città. Un esempio su tutti. Per dire a Tuccillo “non ti vogliamo” si è deciso di prenderla alla larga formando un Movimento parallelo e questo denota un solo fatto concreto: questi personaggi, pur avendo larga esperienza, credono ancora che l’ex sindaco abbia potere e così facendo glielo stanno restituendo. Meditate gente.

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